S.S. 275, presto il ricorso a Strasburgo
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Il ricorso arriverà presto alla Corte europea dei diritti dell'uomo e al presidente della neonata Autorità anticorruzione

Non si ferma l'opposizione del Comitato “SOS 275” e di tanti cittadini al progetto di ammodernamento della Maglie-Leuca e alle tante incongruenze che lo caratterizzano. È pronto, infatti, il ricorso avanzato dai 13 proprietari terrieri espropriati da presentare alla Corte europea dei diritti dell'uomo, la stessa che negli ultimo tempi ha richiamato l'Italia a diverse infrazione, tra cui la durata irragionevole dei processi e dei trattamenti inumani in carcere e che è attiva anche sul fronte delle indennità di espropriazione, considerate solitamente non commisurate al valore di mercato dei terreni. La Corte dei Conti di Roma, proprio nei giorni scorsi, aveva dichiarato irricevibile il ricorso presentato. I proprietari sono stati condannati, inoltre, a pagare 2mila euro a testa in favore di ognuna delle parti chiamate in causa, Anas, Cipe, di tre ministeri, del consorzio Asi, della Prosal (società salentina che ha effettuato la progettazione del tracciato) della Regione Puglia e della Provincia di Lecce per violazione del principio di sinteticità degli atti processuali, introdotta dall’articolo 3 del nuovo Codice del processo amministrativo. Insomma, le oltre 100 pagine di testo del ricorso, sono state considerate un intralcio alla giustizia.
Ma la battaglia non si ferma qui, anzi. Tutti i documenti relativi all'appalto da quasi 300milioni di euro sono pronti per arrivare sulla scrivania del presidente nazionale della neonata Autorità anticorruzione, il magistrato Raffaele Cantone, fresco di nomina dopo gli scandali legati alla Expo di Milano. Dopo numerosi, vani tentativi di trovare un giudice che entri nel merito delle questioni e incongruenze avanzate dai volontari, si cerca ora un'autorità terza e indipendente che approfondisca la questione. Anche i volontari che hanno avanzato i ricorsi per fare chiarezza su un progetto dalle dinamiche oscure che nel tratto finale copre una serie di discariche (forse 6) con rifiuti tossici sono stati condannati dalla Cassazione a pagare una multa di 12mila euro.
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