275 Strada a Senso Unico
“275 Strada a Senso Unico” è un docufilm che racconta, passo per passo, la storia dell’ampliamento della strada statale 275. Per la regia di Maurizio Pepe, dagli autori Caterina Vitiello e Davide Penza, il filmato racconta la storia di un progetto ventennale, quello dell'ammodernamento della Maglie-Leuca per un investimento di 300milioni di euro e rispetto al quale le associazioni ambientaliste - quelle più radicate nel territorio del SUD Salento, "tradite inspiegabilmente" dai transatlantici delle grandi associazioni nazionali - portano avanti una battaglia legale e culturale per chiedere trasparenza nella gestione del progetto e una rivisitazione della portata dell'intervento, considerato da più parti smisurato rispetto alle esigenze del territorio. Il rischio è quello di perdere per sempre meravigliosi pezzi di paesaggio e importanti risorse del patrimonio archeologico e culturale del Capo di Leuca per fare spazio a una sovradimensionata colata di cemento.
«Man mano che approfondivamo la storia, – racconta il regista Maurizio Pepe – luci ed ombre di questa vicenda continuavano a moltiplicarsi e, mentre i vari aspetti si intersecavano, è nata la scelta di farla raccontare esclusivamente ai protagonisti principali, senza interferenze e voci fuori campo: il progettista dell’opera pubblica da una parte (la Pro.sal s.r.l.)e coloro che ne rilevano le incongruenze giuridiche dall’altra, lasciando però l’ultima riflessione allo spettatore».
«L’immagine da spot veicolata negli anni di un ‘Salento d’amare’, tutto natura, cultura, enogastronomia e turismo sostenibile – dichiara Caterina Vitiello – si scontra con la realtà di una penisola che deve lottare con tutte le sue forze contro i continui tentativi di devastazioni, speculazioni e abusi di territorio, in nome di un turismo massificato, della sicurezza, dello sviluppo energetico, del progresso. Cosa vogliamo realmente noi cittadini per il nostro territorio? È questa la domanda che ognuno di noi ha l’onere di porsi».
«Non spetta a noi dare le risposte – conclude l’altro autore del reportage, Davide Penza – desideriamo solo che questo docufilm induca i salentini ad interrogarsi».
«Invece noi speriamo - dicono Luigi Russo presidente di SOS Costa Salento e Vito Lisi di SOS 275 - che in un sussulto di ragionevolezza e razionalità anche la classe politico-imprenditoriale salentina si renda conto che si possono ottenere obiettivi di modernizzazione del nostro territorio senza stravolgerlo, che si possono impegnare le risorse del CIPE e della Regione Puglia (quindi dei cittadini) rispettando la vocazione e l'identità e la bellezza della nostra amata terradi cui non siamo padroni».
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