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"Nuovi padri?" di Francesca Zajczyk e Elisabetta Ruspini

Data: 28/11/2008
Categoria: Un libro a settimana
I nuovi padri sono chiamati a confrontarsi con i modelli maschili ´tradizionaliª, ma anche con i cambiamenti materiali, culturali che toccano il rapporto con le proprie compagne, senza dimenticare l“importantissimo legame e confronto con i propri figli.
Recentemente, in Italia e in Europa, si è molto discusso sui mutamenti delle relazioni genitoriali e, in particolare, sulle nuove paternità. Se, da un lato, la crescente presenza delle donne nel mondo del lavoro ha portato sempre più uomini a riscoprire l“importanza del rapporto con i figli, permane dall“altro un differente approccio, maschile e femminile, nell“adempimento del compito di genitore. Laddove la maternità assorbe la donna totalmente, la paternità sembra non implicare un ridisegnarsi delle priorità nel contesto familiare. Ma come interpretare allora gli elementi di novità che si profilano in maniera sempre più evidente nei ´nuovi padriª? Come vivono il proprio ruolo? Come gestiscono il tempo e le nuove responsabilità? Ricco di grafici e statistiche, il libro si serve altresì di interviste a padri con figli piccoli per tratteggiare la figura di questi ´nuoviª genitori, evidenziando significative disparità, ma anche interessanti similitudini, tra diversi contesti europei. Pur riconoscendo le innegabili differenze di genere che ancora persistono, il volume testimonia la volontà di dare voce alle nuove paternità, spesso in tensione fra tradizione e modernità, ponendo attenzione alle caratteristiche sociali, economiche e culturali dei partner. I padri del futuro? Indubbiamente, i cambiamenti che investono l“identità maschile rappresentano un importante punto di partenza nel ridurre le asimmetrie di genere in questo senso, il volume riflette anche sull“importanza delle politiche dei congedi parentali per raggiungere un maggior equilibrio nella difficile sfida di essere padri (e madri) nella società di oggi. Francesca Zajczyk è docente di Sociologia urbana presso la facoltà di Sociologia dell“Università di Milano-Bicocca e dal 2006 consigliere al Comune di Milano. Dirige il centro per lo studio dei Tempi della città. Nel 2004 ha fondato il Laboratorio PeriMetro, che si occupa in particolare delle trasformazioni della città e delle aree periferiche, e nel 2005 ha partecipato alla costituzione di Koinètica l“Altra: Donne per la comunicazione sociale. Tra le sue pubblicazioni: Chi comanda non è donna. Il ruolo della donna nell“odierno sistema istituzionale lombardo (2003); Milano. Quartieri periferici tra incertezza e trasformazione (2005); La resistibile ascesa delle donne in Italia. Stereotipi di genere e costruzione di nuove identità (2007); ha curato Ripensare Milano guardando l“Europa. Pratiche di riqualificazione urbana (2008). Elisabetta Ruspini è docente di Sociologia presso il dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell“Università di Milano-Bicocca. Tra i suoi interessi di ricerca: i processi di costruzione delle identità di genere; genere e mutamento sociale (nuove mascolinità, femminilità, paternità e maternità). In campo metodologico: ricerca e analisi longitudinale; ricerca gender-sensitive. Tra le sue pubblicazioni: con Giorgio Grossi ha curato Ofelia e Parsifal. Modelli e differenze di genere nel mondo dei media (2007); con Elena dell“Agnese Mascolinità all“italiana. Costruzioni, narrazioni, mutamenti (2007). Ha inoltre curato il volume Donne e uomini che cambiano. Relazioni di genere, identità sessuali e mutamento sociale (2005). Baldini Castoldi Dalai Editori - Anno 2008 - Pagine 224 - Euro 17,00


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