Cerca nel sito:  

Un programma per contrastare la violenza contro le donne

Data: 24/11/2008
Categoria: News Regione Puglia
Il 25 novembre la Giornata internazionale. Prevenzione, informazione e sensibilizzazione, nuove linee guida, strutture dedicate, formazione mirata, incentivi alle assunzioni e alloggi per l'emergenza abitativa, tra gli interventi previsti
La regione Puglia vara un piano triennale di interventi (2009-2011) per contrastare e prevenire la violenza di genere, favorire la conoscenza del fenomeno e promuovere campagne diffuse di sensibilizzazione, avviare un confronto strutturato tra i diversi livelli di governo regionale, locale e del terzo settore, incrementare la dotazione di strutture e servizi territoriali e potenziare le competenze degli operatori pubblici e privati, garantire l"indipendenza economica alle donne vittime di violenza per favorire autonome e consapevoli scelte di vita. Il Rapporto ISTAT 2006 - La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia dimostra che la violenza contro le donne e le/i bambine/i, si consuma soprattutto all“interno delle mura domestiche e che tale fenomeno ha raggiunto in Italia e nella regione Puglia proporzioni inquietanti. I dati Istat, relativi alla indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne condotta nel 2006, su un campione di 25.000 donne - in Puglia 1.104 - comprese tra i 16 e 70 anni, confermano che, nonostante sia aumentata la percentuale di donne che subiscono violenza o tentata violenza, il sommerso rimane elevatissimo. I dati in Puglia mostrano una situazione in cui solo il 10,8% denuncia la violenza del partner a fronte di un 89,2% che preferisce tacere; nel caso di un non partner solo il 5,4% delle donne denuncia le violenze subite con il restante 94,6 % che non denuncia. Inoltre il 24,9% delle donne pugliesi intervistate dichiara di aver subito violenza fisica e sessuale nel corso della propria vita ed il 5,3% dichiara di averla subita prima dei 16 anni. Quattro le linee di intervento previste: un sistema regionale di monitoraggio e valutazione degli interventi per rendere omogenee le azioni sul territorio regionale, attraverso una mappatura dell'esistente. Questo primo livello di intervento consentirà la definizione delle linee guida regionali sulla gestione e il funzionamento dei Centri Antiviolenza. Seconda linea di intervento, la stesura di accordi di programma tra amministrazioni per prevenire e contrastare la violenza di genere. Ricadono in questo ambito gli interventi infrastrutturali, i percorsi formativi per gli operatori di strutture e servizi, i rapporti con gli altri enti. Terza linea, il potenziamento delle equipe integrate per la realizzazione di una piena integrazione operativa e gestionale in tema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, mediante il finanziamento di specifici progetti sperimentali. Previsto in questa linea, un avviso per la sperimentazione di prassi operative e gestionali per il contrasto alla violenza di genere e sui minori. La quarta e ultima linea di intervento propone gli strumenti per l“indipendenza economica delle donne vittime di violenza. Tra questi ultimi, l'inserimento o re-inserimento nel mercato del lavoro attraverso formazione mirata, incentivi alle assunzioni, creazione di impresa, etc, e una riserva di alloggi per situazioni di emergenza abitativa, tramite la disponibilità degli immobili confiscati alla mafia. Un piano di azioni complesse afferma l“assessore regionale alla solidarietà sociale Elena Gentile che consente di dare le gambe e le braccia ad un quadro normativo regionale che prevede già gli interventi di prevenzione, e i servizi di contrasto alla violenza delle donne. In Puglia continua la Gentile - abbiamo solo 5 case rifugio, su tutto il territorio, 11 centri di ascolto e 31 equipe integrate, una dotazione troppo debole rispetto al bisogno rilevato. Anche a questo risponde il piano, ma non solo. Non si può dimenticare che ciò che oggi rileviamo, seppure con qualche difficoltà ancora, fino a pochissimi anni fa non solo era un tabù, ma una consuetudine culturale, all“interno della quale venivano giustificate e spesso lo sono ancora, le più terribili violenze. Per questo occorre intervenire sul tessuto, per promuovere cambiamento, per dire a quelle donne che subiscono ogni giorno violenza 'non deve essere il vostro pane quotidiano“, per sostenerle nelle azioni di denuncia e aiutarle a contenere il disagio. Occorre, soprattutto, capovolgere la prospettiva culturale ed educare alla non violenza". Per discutere delle iniziative regionali e locali, la Regione Puglia ha promosso tre incontri, domani 25 novembre: uno a Foggia organizzato con l“Università degli Studi di Foggia nella mattinata e gli altri due a Bari e a Lecce nel pomeriggio. Nei tre incontri saranno allestiti banchetti presso cui verranno distribuite delle buste con il pane, simbolo dell“iniziativa di sensibilizzazione, e un depliant con informazioni utili in caso di bisogno.


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.