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Blitz antitortura degli animalisti svizzeri nei canili salentini

Data: 11/11/2008
Categoria: Altre News
Da stamani decine di volontari assieme ai media presidiano alcuni canili del territorio salentino. Obiettivo: denunciare fuori dai confini nazionali lo stato di degrado e di abbandono, perfino tortura, e cambiare la situazione
"In Puglia si maltrattano gli animali e i canili sono tutti fuori norma": all'insegna di questa grave denuncia, da parte del CICTO (Coalizione internazionale contro la tortura organizzata), di cui fanno parte 40 organizzazioni interessate a questi problemi, tra cui la salentina Zampa Libera, è iniziata una giornata campale per i canili della provincia di Lecce. Un pullman di turisti svizzeri sono partiti l"altro ieri dalla capitale elvetica, e si sono diretti nella provincia di Lecce, per verificare se è vero che in questa parte bellissima della Puglia, oltre al mare incantevole che attira i turisti, c“è anche una cultura simil mafiosa che favorisce il maltrattamento dei cani, l“abbandono, perfino la tortura; insomma se c“è contraddizione tra la bellezza ostentata e pubblicizzata e la reale cultura sociale ed amministrativa salentina, che tollera violazioni della legge, e che non si scandalizza delle violenza nei confronti degli animali. Come si sa in Svizzera questo tipo di sensibilità è molto alta, e non c“è voluto molto per raccogliere i fondi per la campagna "Canili del Salento". La metodologia della campagna è già collaudata: si arriva massicciamente con i volontari in un territorio, si dà appuntamento ai volontari locali e alla stampa, si va insieme nei canili, per mostrare a tutta l“Europa, tramite le tv italiane e quella Svizzera, le atrocità che si compiono nei canili, a volte veri e propri campi di concentramento, che invece, secondo la legge, dovrebbero essere dei quasi-parco, temporanei, per permettere le adozioni. Invece i canili, tutti privati, incassano i soldi e tanti dai comuni, e spesso non offrono i servizi previsti dalla legge. E quando i volontari si avvicinano per chiedere il rispetto dei doveri, non solo vengono cacciati via, ma a volte vengono anche malmenati e non solo verbalmente. Stamattina il tour dei volontari svizzeri è partito dal canile di Tricase, in provincia di Lecce, per poi passare al canile di Alessano a pochi chilometri di distanza. Quando i responsabili del canile si sono visti arrivare una corriera di svizzeri, tanti altri volontari, accompagnati dalle TV hanno assunto immediatamente un atteggiamento collaborativo e si sono guardati bene dall“opporre alcun tipo di resistenza. Quello che gli svizzeri hanno trovato è angosciante: centinaia di cani abbandonati a se stessi, senza un riparo degno di questo nome, molti di loro malati di lesmaniosi e di altre malattie parassitarie, anche affamati. "La discussione che ne è nata è stata costruttiva confida Raffaela Vergine, presidente dell“associazione Zampa Libera che da anni sul territorio salentino si batte per la difesa e la tutela dei cani abbandonati. I responsabili dei canili, che evidentemente erano a conoscenza di questo blitz internazionale, sono stati redarguiti dai volontari italiani e svizzeri rispetto ai loro doveri, rispetto alla necessità di cura dei cani, e aquella di spendere tutti i soldi per il benessere degli animali, non per fare business. Poi si è discusso della possibilità da parte di tanti volontari svizzeri di prendere in adozione i cani salentini, purchè non si mettano davanti ostacoli burocratici artificiali. Ci stupisce che devono venire gli svizzeri per fare ragionare i canili italiani, ma tant“è, l“importante è il risultato". Il tour degli svizzeri continuerà nel pomeriggio negli altri canili, e domani concluderanno tutto con una conferenza stampa, nella quale probabilmente sarà annunciata una azione eclatante dal punto di vista legale. Chiederanno alle autorità salentine di vigilare su questi problemi, altrimenti oltre alle denunce partirà una campagna internazionale all“insegna dello slogan "Salento, lu mare, lu sule e lu maltrattamento".


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