Salute mentale, le sfide
a 30 anni dalla Legge Basaglia
Data:
26/10/2008Categoria: News CSV Salento
Il workshop '180 S(R)agioni'. Molti i nodi da sciogliere,
dai rischi di re-istituzionalizzazione alla delibera “vuoto per pieno”
Quali sono oggi, a distanza di 30 anni dalla Legge 180 voluta da Franco Basaglia, le sfide della psichiatria e della tutela della salute mentale? Se ne è parlato oggi a Galatina, nell'ambito del
secondo Forum provinciale del Volontariato, nel corso del
workshop "180 (S)Ragioni".
Un cammino difficile quello che ha contraddistinto in questi anni l“applicazione della normativa, che ha visto attuazione concreta, e quindi la completa chiusura delle strutture manicomiali, solo alla fine degli anni '90. Oggi, nel terzo decennio dalla Legge Basaglia, "nel momento in cui l'attenzione della politica e dei tecnici tende a diminuire, aumenta la tendenza a reistituzionalizzare la malattia mentale, secondo un approccio di assistenza basato su una logica di mercato, sul modello domanda-risposta ha affermato
Tommaso Losavio, psichiatra, consulente della Fondazione Basaglia . L'assistenza psichiatrica deve essere caratterizzata da interventi che durano nel tempo con la presa in carico, per garantire continuità. Ma una logica di 'mercato' nell'assistenza, con il rischio odierno di reistituzionalizzazione, impedisce di creare un collegamento nei percorsi, rendendo più caro e meno efficiente il sistema sanitario.
Così la collocazione dell'intervento nella comunità si perde, perchè è delegato ad interventi specialistici che rischiano di essere autoreferenziali e non efficaci". Molti gli spunti di riflessione arrivati anche dalle esperienze concrete, a contatto con chi vive il disagio mentale, riportate da
Simone Franco, autore teatrale e interprete dello spettacolo "Il mulino degli sconcerti",
Guido Votano, giornalista, documentarista, autore del reportage "30 di 180",
Salvo Pitruzzella, direttore della scuola di drammaterapia di Lecco,
Agata Frisenna, che ha riferito del progetto di riabilitazione attraverso la vela "VelaPazziando Social Club".
Forte l'attenzione anche sulla situazione nel contesto regionale, che vede in primo piano la delibera 1170 del cosiddetto "vuoto per pieno", pericolosamente orientata a portare verso una privatizzazione indiscriminata della riabilitazione psichiatrica e a trasformare la riabilitazione in mera contenzione. "La mobilitazione perchè venga ritirata la delibera è una battaglia di civiltà che deve coinvolgere tutti ha sottolineato
Tonino D'Angelo, segretario regionale di Cittadinanzattiva Puglia -, occorre muoversi per costruire relazioni sul territorio, far sì che le associazioni abbiano un vero potere di interlocuzione". Altri punti cruciali evidenziati, la necessità di supportare e coinvolgere le famiglie dei pazienti nei percorsi di cura, il diffondere la conoscenza di strumenti come la figura dell'amministratore di sostegno.