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Immigrazione, procedure di cura omogenee

Data: 21/10/2008
Categoria: News Regione Puglia
Alla vigilia dell“approvazione del ddl regionale sull“immigrazione, esce una circolare per la corretta applicazione della normativa sull“assistenza sanitaria e la tutela del diritto alla salute dei cittadini stranieri non comunitari e comunitari.
Mentre in Puglia si è in attesa della imminente discussione e approvazione in consiglio regionale (prevista per il 5 novembre) del ddl immigrazione, che consentirà anche di approvare l'attuale art. 10 del ddl che disciplina l'accesso delle persone immigrate alle prestazioni sanitarie, anche senza permesso di soggiorno e con tesserino STP, a tutte le prestazioni urgenti e indifferibili, la Regione Puglia trasmette alle ASL pugliesi e a tutte le associazioni e le com unità, una circolare con le indicazioni per la corretta applicazione della normativa nazionale in materia di assistenza sanitaria per la tutela del diritto alla salute dei cittadini stranieri non comunitari e comunitari. Il documento è stato realizzato dall“assessorato alle politiche della salute servizio programmazione e gestione sanitaria con la collaborazione del progetto P.A.S.S.I. (Promozione dell“Accesso ai Servizi Sociosanitari per i cittadini Immigrati). Attraverso la rete territoriale dei trentadue mediatori culturali impegnati nel progetto a supporto dei servizi di welfare di accesso si registravano una diffusa disinformazione (sia degli operatori che dei cittadini stranieri) e numerose incertezze procedurali che talvolta si risolvono in una sostanziale negazione del diritto alle cure. Di fatto, si rilevava un diffuso disorientamento degli operatori delle strutture sanitarie nell“interpretazione e nell“applicazione della normativa che regola l“accesso ai servizi: difficoltà a riconoscere i requisiti che determinano l“iscrizione obbligatoria al servizio sanitario regionale, la richiesta abnorme di documentazione, la continua interruzione dell“assistenza sanitaria nelle fasi del rinnovo del permesso di soggiorno. "Il diritto alla salute - si legge nella lettera di trasmissione a firma dell“assessore alle politiche della salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco - tutelato dall“art.32 della Costituzione, che lo definisce ´fondamentale diritto dell“individuoª ed ´interesse della collettivitàª, rientra nella categoria dei diritti inviolabili della persona umana. Il diritto alla salute, dunque, presupponendo la titolarità di uno status personale e naturale la salute - che non può essere messo a repentaglio nè dai singoli nè dai poteri pubblici nè da altri soggetti privati, non può subire limitazioni fondate sulla cittadinanza." La circolare fornisce indicazioni per uniformare le modalità di accesso ai servizi sanitari regionali da parte dei cittadini stranieri non comunitari e comunitari e chiarimenti relativi ai motivi che danno diritto all“iscrizione al servizio sanitario regionale con l“inclusione delle nuove tipologie di permessi di soggiorno introdotte dalle più recenti disposizioni normative; la durata dell“iscrizione al servizio regionale c on il mantenimento nelle fasi del rinnovo del permesso di soggiorno in considerazione dell“obbligo da parte delle Questure di comunicare alle ASL i casi di mancato rinnovo, revoca o annullamento dei permessi di soggiorno e i casi di espulsione; l“iscrizione al servizio sanitario regionale dalla data di ingresso in Italia anche nelle more del primo rilascio dei permessi di soggiorno che determinano l“iscrizione al SSR; la tutela della salute dei minori che ribadisce quanto già disposto dalla legge regionale sul sistema integrato dei servizi sociali (L.R. n.19/2006). Nella circolare vengono poi fornite precise indicazioni relative alla documentazione necessaria all“iscrizione al SSR evitando così la frequente richiesta di documentazione aggiuntiva e ribadite le modalità dell“autocertificazione e dell“iscrizione volontaria al servizio sanitario regionale. Nella circolare viene infine ribadito il divieto di segnalare alle autorità di polizia i cittadini stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno che accedono alle cure.


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