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Rapporto sull'uguaglianza di genere 2008

Data: 22/07/2008
Categoria: Altre News
Pubblicato dalla Commissione europea, evidenzia la disparità di trattamento tra uomini e donne nel mercato del lavoro.
La strategia europea sul fronte del lavoro e dela crescita mira a raggiungere un'occupazione femminile del 60% nel 2010. È quanto si legge nel "Report on Equality between women and men 2008" (Rapporto sull'Uguaglianza tra donne e uomini 2008) pubblicato dalla Commissione europea e consultabile, in inglese, sul sito del Ministero delle Pari Opportunità. Il rapporto presenta una panoramica dei principali sviluppi in materia di uguaglianza di genere registrati nel corso del 2007 ed evidenzia le sfide e le future politiche di indirizzo dell'area Ue. Secondo il rapporto, tra il 2001 e il 2006 il numero di donne al lavoro è aumentato di tre punti percentuali (dal 54,3% al 57,2%), mentre l'aumento per gli uomini è stato solo dello 0,7% (dal 70,9% al 71,6%). Come si evince dai numeri, però, la parità tra uomo e donna è di là da venire. Sulla possibilità di accesso al lavoro per le donne incide la necessità di occuparsi della famiglia, dei figli. Nel 2006 è stato stimato che delle donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni con figli minori di 12 anni a carico, il 69,4% avevano un lavoro, contro il 76% delle donne senza figli, con una differenza del 13,6%. Interessante notare che per gli uomini entrambe le percentuali sono più alte: rispettivamente pari al 91,4% (con figli) e all'80,8% (senza figli a carico). Le donne, più degli uomini, ricorrono al lavoro part time: nel 2007 il 31,4% delle donne contro il 7,8% degli uomini. Sul fronte dell'educazione, nel 2006, l'80,7% delle donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni ha raggiunto i livelli più alti dell'educazione scolastica, contro il 70,8% degli uomini di pari età. Nella scelta degli studi, però, le donne continuano a preferire le materie umanistiche a quelle tecniche come conseguenza delle dinamiche del mercato del lavoro che le vuole sottorappresentate nei settori dello sviluppo economico e in quelli generalmente meglio retribuiti. Solo il 29% degli scenziati e degli ingegneri europei sono donne. La condizione di svantaggio sul mercato del lavoro fa sì che le donne, rispetto agli uomini, siano maggiormente esposte al rischio povertà. Questo è particolarmente vero per gli over 65 con un rischio povertà femminile pari al 21%, contro il 16% degli uomini.


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