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"Cara senatrice Merlin..." di Mirta Da Pra Pocchiesa

Data: 20/06/2008
Categoria: Un libro a settimana
Settanta lettere scritte alla senatrice Merlin che danno voce ad alcune donne coinvolte nella prostituzione e nello sfruttamento sessuale, ieri come oggi.
A 50 anni dalla legge Merlin (n.75/58 Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui)un testo che ripropone il dibattito sulla prostituzione che a tutt“oggi è tutt“altro che risolto. Settanta donne esprimono attraverso lo scrivere la loro voglia di vivere, la carica emotiva e politica, ancora fortemente attuale. "Si chiamavano case chiuse e chiuse lo erano per davvero: pareti spesse e finestre ermeticamente sigillate per chiudere dentro ragazze e donne in vendita, per chiudere fuori chi non doveva o voleva vederne il mercato" scrivono Luigi Ciotti e Giancarlo Perego nella postfazione al libro. Nessun segnale di entrata libera: le porte si aprivano solo per chi era pronto a comprare. Luoghi simili esistono anche oggi sulle pubbliche vie. "Senatrice Merlin. La sottoscritta (Ö) di (Ö) abitante nel (Ö), esercente la libera professione di prostituta nella propria abitazione, le autorità locali di P.S. hanno obbligato la sottoscritta di esercitare il proprio mestiere nelle case di tolleranza. Poichè la scrivente non intende essere sfruttata dalle padrone, chiede un modesto lavoro in qualsiasi sede e con qualsiasi retribuzione mensile acchè possa vivere un“altra vita seria e onestaÖIn attesa di tale ringrazia ed ossequia. M., 20-11-51". Un contributo al dibattito ancora attuale sul tema della prostituzione e sulla tutela dei diritti delle donne. Edizioni Ega - Anno 2008 - Pagine 185 - Euro 19.00


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