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Linee guida per la redazione dei Bilanci degli enti non profit

Data: 05/06/2008
Categoria: Altre News
Predisporre i documenti di bilancio secondo modalità specifiche rispettose della natura non profit, omogeneità e trasparenza: sono i principali obiettivi delle Linne guida presentate lo scorso 22 maggio dall'Agenzia per le Onlus.
Le Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio degli Enti Non Profit sono state presentate nel corso di un importante convegno, organizzato dall“Agenzia per le Onlus, che si è svolto lo scorso 22 maggio 2008 a Milano, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo. Come ha precisato il Presidente dell'Agenzia per le Onlus, Stefano Zamagni, le Linee guida non sono ancora un Atto di indirizzo dell'Agenzia per le Onlus: ciò avverrà dopo che saranno state acquisite le osservazioni, le integrazioni, i suggerimenti, che arriveranno all'Agenzia nelle prossime settimane (bilanci.esercizio@agenziaperleonlus.it è la casella di posta elettronica appositemente creata), e dopo un necessario periodo di sperimentazione. L'esigenza fondamentale che sta alla base del documento dell'Agenzia per le Onlus, ha spiegato Zamagni, è quella di assicurare agli enti non profit la possibilità concreta di redigere il bilancio d'esercizio secondo criteri che tengano conto delle loro specificità: non è corretto trasferire a enti che operano senza finalità lucrative criteri di valutazione e norme di bilancio che sono state progettate per imprese di tipo commerciale. In allegato: Le Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio degli Enti Non Profit Come sono nate le Linee guida Il Consiglio dell'Agenzia per le Onlus, in considerazione delle funzioni di indirizzo e promozione del Terzo Settore attribuite all'Agenzia dal D.P.C.M 21 marzo 2001, n. 329, ha approvato con deliberazione del 5 luglio 2007 un progetto per la realizzazione di linee guida e schemi per la redazione del bilancio d'esercizio degli enti non profit. Tale iniziativa si è posta l'obiettivo di rispondere all'esigenza degli enti del Terzo Settore di dotarsi di sistemi di rendicontazione ad hoc che tengano conto, da una parte, della necessità di perseguire l'economicità della gestione, oltrechè l'efficacia e l'efficienza della stessa e, dall'altra parte, delle caratteristiche che differenziano tali enti dalle società commerciali (le motivazioni ideali che perseguono, la non rilevanza del fine lucrativo, l'assenza di interessi proprietari che ne indirizzano la gestione, la non distribuzione dei proventi). La redazione di modelli di bilancio specifici per il non profit risponde, inoltre, all'esigenza dei terzi interessati ad avere informazioni circa l'attività delle particolari gestioni non lucrative. L'Agenzia per le Onlus, per la predisposizione del presente documento, ha istituito una commissione di studio composta da autorevoli esperti e rappresentanti di importanti enti di categoria, affidandone il coordinamento al Consigliere Prof. Adriano Propersi. Obiettivi del documento Il bilancio di esercizio, nel suo complesso è costituito da quattro documenti: 1) Stato Patrimoniale, 2) Rendiconto gestionale, 3) Nota integrativa, 4) Relazione di missione. Il presente documento intende dettare linee guida generali per la redazione del bilancio di esercizio degli enti non profit. Infatti, è sempre più avvertita la necessità di redigere modelli di bilancio specifici e con struttura uniforme per il settore non profit, che consentano di fornire a tutti i terzi interessati le informazioni circa l'attività delle particolari gestioni non lucrative di tali soggetti. Tale esigenza riguarda, innanzitutto, il bilancio di esercizio, il quale dà conto annualmente della situazione patrimoniale e finanziaria, con lo "Stato Patrimoniale" e delle risultanze della gestione dell'esercizio, attraverso il "Rendiconto Gestionale". Si è, altresì, consci della necessità che gli enti non profit redigano il bilancio di missione, tramite il quale dare conto delle attività svolte, rispetto alle finalità stabilite dallo statuto. I valori quantitativo-monetari tipici del bilancio di esercizio non sono, infatti, sufficienti a soddisfare pienamente tali obiettivi informativi. Tuttavia, il bilancio di missione, che va calibrato in relazione alla specificità dell'ente, non costituisce oggetto di questo lavoro. Con il presente documento si vogliono anche fornire indicazioni generali sui criteri di valutazione. Infatti, gli enti hanno l'esigenza di precisi e uniformi criteri di valutazione delle poste di bilancio, anche in vista della certificazione di bilancio che va diffondendosi fra i grandi enti e per taluni ambiti operativi (formazione e ONG). Connesso al tema della trasparenza è quello della correttezza nelle procedure di governo delle organizzazioni: la corretta informazione deve accompagnarsi ad una corretta governance dell'ente che dovrà formare oggetto di informativa negli allegati di bilancio. Le linee-guida contabili rese pubbliche il 22 maggio scorso segnano un punto di svolta nell'azione dell'Autorità presieduta da Stefano Zamagni, per almeno due ragioni. Da un lato indicano alle organizzazioni senza scopo di lucro una strada concreta per predisporre i documenti e gli schemi secondo modalità specifiche, rispettose della natura non profit e, quindi, diverse rispetto ai bilanci delle imprese. Contemporaneamente, però, sollecitano la galassia formata da associazioni, fondazioni, comitati, Ong, cooperative sociali ed enti vari a operare uno sforzo di omogeneità e trasparenza nella rendicontazione, cominciando a disboscare quella giungla informativa che è, allo stato, tra le cause non ultime della visione frammentata che il Terzo settore offre di sè. Nell'elaborare la propria proposta, l'Agenzia per le Onlus si è avvalsa di due alleati preziosi sotto il profilo tecnico, l'Ordine dei dottori commercialisti e l'Assirevi, associazione fra le società di revisione. Tra i più convinti sostenitori dell'iniziativa si trova, così, il presidente del Consiglio nazionale dottori commercialisti, Claudio Siciliotti, per il quale ´la categoria è pronta ad assicurare un valido contributo sul terreno della formazione degli enti non profit, anche attraverso il nostro istituto di ricercaª. Molto attivo anche l'Ordine milanese, presieduto da Luigi Martino, che proprio alla trasparenza nella rendicontazione del Terzo settore ha dedicato, nello scorso novembre, un convegno nazionale e una ricerca realizzata con l'università Bocconi. Basterà questo robusto spiegamento di competenze professionali a garantire il successo dell'operazione? Il punto di domanda è lecito, se non altro perchè, come ricorda il presidente dell'Agenzia per le Onlus, Stefano Zamagni, le linee-guida non sono una formula vincolante, ma una proposta aperta, suscettibile di variazioni e integrazioni. La maggiore incognita, che non emerge dalle dichiarazioni ufficiali ma trapela dalle valutazioni degli addetti ai lavori, riguarda i possibili costi dell'adeguamento delle scritture contabili. » pur vero che l'Agenzia, prevedendo uno schema largamente semplificato per le realtà con un volume di entrate inferiore ai 100mila euro, ha tenuto in considerazione il fatto che la stragrande maggioranza delle organizzazioni è di piccola taglia. Questa misura prudenziale, tuttavia, non basta da sola a rassicurare le Onlus. Così, per l'ambito del volontariato prende posizione Csv.net, la rete nazionale dei Centri di servizio: "Siamo pronti a fornire assistenza alle associazioni minori - dichiara il presidente, Marco Granelli - Ci sono già alcune sedi operative, ad esempio nel Lazio, dove viene garantita la tenuta della contabilità. Ulteriori iniziative, volte anche alla creazione di una vera e propria banca dati, sono allo studio con la Convol, la Conferenza delle associazioni e federazioni di volontariato". Il vero obiettivo dei Centri di servizio, però, è quello di allargare il raggio degli strumenti informativi. "Le linee-guida - spiega Granelli - non devono limitarsi al bilancio d'esercizio. Crediamo sia necessario definire forme semplici e flessibili per il rendiconto sociale e di missione, da utilizzare in maniera graduale. Su questo fronte abbiamo già presentato la nostra proposta a febbraio e stiamo attualmente conducendo una sperimentazione in oltre cento organizzazioni, localizzate in tutta Italia". La vera "partita doppia", insomma, per le Onlus è quella di riuscire a conciliare i nuovi strumenti di trasparenza con una gestione non burocratica e meramente formale delle modalità di rendicontazione. www.agenziaperleonlus.it


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