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Il Cuneo fiscale per gli enti non profit

Data: 29/05/2008
Categoria: Altre News
L“Agenzia delle Entrate ha confermato che gli enti non commerciali possono fruire delle agevolazioni Irap per la riduzione del cuneo fiscale solo per il personale a tempo indeterminato impiegato nell“attività commerciale.
L“Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 203 del 19 maggio 2008 ha confermato che gli enti non commerciali possono fruire delle agevolazioni Irap per la riduzione del cuneo fiscale (di cui all“art. 11, comma 1, lettera a, n. 2, 4 del Dlgs 446/97) solo per il personale a tempo indeterminato impiegato nell“attività commerciale. Le agevolazioni in esame Introdotte dalla finanziaria 2007 (legge 296/2006), sono finalizzate a ridurre i costi impropri del lavoro (cosiddetto cuneo fiscale) per il datore, che potrà fruire di due deduzioni ai fini dell“Imposta Regionale sul Valore Aggiunto: una forfetaria e l“altra analitica. In particolare, la prima deduzione permette al contribuente di dedurre un importo massimo di 5.000€ annuali dalla base imponibile per ciascun dipendente a tempo indeterminato impiegato nell“attività. L“ammontare di 5.000€ si applica per il solo periodo d“imposta 2007; la finanziaria 2008 ha, infatti, ridotto tale deduzione dell“8%, portando il limite massimo a 4.600€. Si ricorda inoltre che tale importo è elevato a 10.000€ per il 2007 ed a 9.800€ dal 2008 per i dipendenti a tempo indeterminato impiegati nelle seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. La seconda deduzione invece consente al contribuente di dedurre i contributi assistenziali e previdenziali dalla base imponibile Irap per ogni dipendente impiegato a tempo indeterminato (deduzione analitica). Tra i contributi deducibili rientrano: i contributi Inps, i contributi dovuti dal datore di lavoro alle forme pensionistiche complementari ai sensi del Dlgs 252/2005; i contributi dovuti dal datore di lavoro a Casse, Fondi e Gestioni previste da contratti collettivi o da accordi o da regolamenti aziendali, al fine di erogare prestazioni integrative di assistenza o previdenza. Agevolazioni Irap enti non commerciali Tra i soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni in esame rientrano anche gli enti non commerciali. Tuttavia, come ribadito dall“Agenzia delle Entrate, entrambe le deduzioni -sia quella forfetaria sia quella analitica - possono essere fruite solo per i dipendenti a tempo indeterminato impiegati nell“attività commerciale. Gli enti che svolgono solo attività istituzionale non potranno pertanto beneficiare di nessuna delle due agevolazioni. Al fine di fruire in modo corretto di tali deduzioni si ricorda che: ì le medesime sono cumulabili tra loro, ma sono alternative alle altre previste dal Dlgs 446/97. In particolare non sono cumulabili con: la deduzione dei costi per il personale addetto alla ricerca; la deducibilità delle spese relative agli apprendisti; la deducibilità delle spese relative ai disabili; la deducibilità delle spese per il personale assunto con contratti di formazione lavoro; la deduzione per l“impiego di lavoratori dipendenti, in misura pari a 2.000€ per ognuno di loro fino ad un massimo di cinque; la deduzione per l“assunzione di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato. Fanno eccezione e possono pertanto essere applicate insieme con le agevolazioni del cuneo fiscale la deduzione dei contributi inail e la deduzione forfetaria per i soggetti con base imponibile inferiore a 180.9991,91€. ì il divieto di cumulo opera con riferimento a ciascun dipendente e l“ammontare massimo deducibile non può superare la somma della retribuzione e degli altri oneri a carico del datore di lavoro. ì le deduzioni si applicano solo per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato a prescindere se impiegati full time o par time; restano esclusi collaboratori a progetto, occasionali e lavoratori a tempo determinato. ì Infine si ricorda che per i dipendenti impiegati sia nell“attività istituzionale sia in quella commerciale, l“ammontare delle deduzioni spettanti sarà determinato in base al rapporto tra l“ammontare dei ricavi commerciali e l“ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi.


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