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Psicofarmaci ai bambini, ''utile strumento per i problemi degli adulti''

Data: 23/04/2008
Categoria: Altre News
A Lecce si discute di Adhd. L'assessore Tedesco: ''Serve una rete di servizi integrati''. Poma (Giù le mani dai bambini): ''» stata fatta una bella operazione di marketing nel creare una nuova malattia''
Non è un caso che proprio a Lecce oggi si sia approfondita una tematica scottante nel panorama nazionale e internazionale: l'uso e l'abuso di psicofarmaci nei bambini. Non è un caso perchè proprio in provincia di Lecce, qualche giorno fa, in un asilo nido da test effettuati sulle urine dei piccoli allievi sono state riscontrate tracce di benzodiazepine somministrate probabilmente dalle insegnanti per tenere tranquilli i bambini, senza alcuna autorizzazione medica nè dei genitori. » per questo che oggi nella sala consiliare di Palazzo Carafa a Lecce si è tenuto un convegno dal tema "Una malattia discussa: Adhd, uso e abuso degli psicofarmaci nei bambini". Ad organizzarlo l“assessorato alla salute e igiene del comune di Lecce. Densa la partecipazione sulla scottante tematica, molte le voci specialistiche chiamate a contribuire. "Soltanto attraverso un approccio muldimensionale è possibile effettuare una diagnosi funzionale puntuale e quindi indicare una corretta terapia" afferma l“assessore regionale alle politiche della salute Alberto Tedesco. ''» necessaria continua Tedesco una rete di servizi integrati che deve coinvolgere istituzioni differenti e che chiama in causa i comuni la scuola, la famiglia, l“autorità sanitaria''. ''All“interno del piano regionale di salute (di prossima approvazione, ndr) conclude Tedesco - si terranno in grande considerazione tutte le possibilità alternative all“utilizzo di farmaci." Presente al convegno di stamani anche Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di "Giù le Mani dai Bambini" (www.giulemanidaibambini.org), la più attiva campagna italiana di farmacovigilanza per l'età pediatrica, promossa da un Comitato composto da oltre 180 enti fra cui undici Università, Ordini dei Medici, Ospedali, USL, associazioni socio-sanitarie e genitoriali. "L“iperattività spiega Poma è un sintomo prezzemolo. » stata fatta una bella operazione di marketing nel creare una nuova malattia." Infatti sono 187 le malattie in cui sono presenti questi sintomi che vanno dall“agitazione alla distrazione alla pericolosità con se stessi e con gli altri. "E sono circa 12 miliardi di dollari l“anno il giro di affari che producono gli psicofarmaci." Il problema è nell“approccio: "alcuni alimenti continua Poma - tra cui alcune merendine ad esempio, contengono coloranti tipo E 211 etc. che creano intolleranza, che si manifesta nei bambini con l“iperattività che è dunque un sintomo e non una malattia. Viene curata come malattia, per cui piuttosto che curare i bambini li si intossica con una potente molecola psicoattiva come le metanfetamine. E il bambino torna ad essere socialmente accettabile. E gli adulti hanno risolto il loro problema." Quanto pesa il marketing in tutto questo? Domanda scomoda che impone una riflessione importante. "La diagnosi afferma Poma sta negli occhi di chi guarda". » quindi determinante porsi una domanda fondamentale: come noi, gli adulti, rispondiamo a questo disagio? "La scienza - conclude Poma - ha molto da dire prima di somministrare una molecola di psicofarmaco. In Italia abbiamo bambini che sono in cura con il Ritalin da cinque anni. Lo psicofarmaco è diventato un utile strumento per risolvere il problema degli adulti."


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