Lavoro e legalità, strada per lo sviluppo
Data:
29/03/2008Categoria: Altre News
A Ugento un convegno del Centro educazione ambientale
con il patrocinio del Csvs. Qualsiasi forma di sviluppo contro l'uomo genera solo barbarie
Promuovere la cultura della legalità nel mondo del lavoro, affrontando in questa luce tutte le questioni che lo riguardano: ecco l“obiettivo del convegno in programma sabato 29 marzo, ore 19, a Ugento nei locali del cineoratorio messi a disposizione dalla Parrocchia di San Giovanni Bosco. L“iniziativa "Lavoro e legalità" organizzata dal Centro di educazione ambientale Posidonia di Ugento insieme a scuole del territorio, associazioni e alla Parrocchia, ha il patrocinio del Centro servizi volontariato Salento, e vuole far riflettere su quanto sia necessario un cambio di rotta immediato che possa fare della legalità il punto di partenza anche sul fronte del lavoro. "Del tema del lavoro nel Salento si parla soltanto per le situazioni di emergenza, in particolare per la chiusura delle imprese per effetto della crisi, magari con gli imprenditori che tendono la mano per ottenere aiuti e finanziamenti sottolinea Luigi Russo, presidente del Centro servizi volontariato Salento. È innegabile che ci siano problemi di compatibilità economiche e di cambiamenti dello scenario del capitalismo. Ma è altrettanto vero che il lavoro nel Salento assume spesso tratti di illegalità: basso livello di attenzione al tema della sicurezza, ancora lavoro nero, lavoro non regolare, mobbing, raccomandazioni".
Il messaggio forte che i promotori del convegno vogliono lanciare è che certamente qualsiasi sviluppo è inutile se si continua a morire sul posto di lavoro, e dunque che la cultura della legalità è strumento necessario per tutelare il lavoratore e la società civile, che hanno sempre meno fiducia nella legge e nelle istituzioni. La sfida, necessaria per uno sviluppo che sia davvero sostenibile, è quindi cercare di educare soprattutto le nuove generazioni ad una nuova cultura che si nutra di legalità e che nella legge trovi i propri strumenti per operare nel sociale. "E poi c'è l'evasione totale rispetto a quanto previsto dalla legislazione nazionale in tema di inserimento dei disabili aggiunge Russo , i primi a ostacolare questo inserimento sembrano essere i sindacati e la pubblica amministrazione. Insomma, più che parole, occorre cominciare coni fatti. E il punto di partenza di un vero discorso sul lavoro sta nell'intreccio tra efficienza, solidarietà e legalità".
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