“Soccorso donna”: un centro ascolto per accogliere il disagio
Data:
06/03/2008Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Attivo a Lecce un servizio gratuito di consulenza e orientamento delle famiglie. In campo associazione Federcasalinghe, Consultorio familiare, Comune
Ascoltare, far emergere i bisogni, aiutare ad uscire dal disagio: nasce con questi obiettivi a Lecce il
centro ascolto "Soccorso donna", promosso dalla sede locale dell“
associazione Donneuropee-Federcasalinghe in collaborazione con il
Consultorio n. 2 dell“Asl di Lecce e grazie al finanziamento dell“
assessorato comunale alla cultura.
Un centro ascolto che, anche grazie all“attivazione prevista per la prossima settimana di un numero verde, vuole diventare per le donne, per i minori, e per chiunque si trovi in situazioni familiari problematiche, un punto di riferimento per denunciare il disagio, cominciare a far valere i propri diritti, combattere il silenzio, il pudore, la paura del giudizio.
Il centro ascolto, già
attivo il martedì e il giovedì dalle 17 alle 19 presso la sede dell“associazione viale Marche 17 , è intanto raggiungibile, in attesa del numero verde, allo
0832-217618, e mette a disposizione gratuitamente di chi si presenta o telefona professionisti esperti in materia civile, penale, commerciale, tributaria, fiscale, sanitaria, del lavoro.
L“attività del centro ascolto è coordinata da
Annunziata Bascià, dirigente psicologa del Consultorio familiare n. 2 dell“Asl di Lecce, una struttura che "esattamente come Federcasalinghe è interessata alle problematiche della famiglia ha sottolineato Bascià ieri, durante la presentazione del centro . I punti critici che attraverso il nostro lavoro evidenziamo sono legati a separazioni conflittuali, disagi psichiatrici, tossicodipendenze. Ai servizi, però, si rivolgono le persone che hanno già una certa competenza e una certa autonomia, il nostro obiettivo invece è proprio dare voce a chi non riesce ad esternare il proprio disagio".
Il gruppo di lavoro che opererà al centro ha seguito una fase iniziale di formazione sulla comunicazione, ogni operatore che riceve una telefonata compilerà una scheda che servirà ad evidenziare i bisogni, in modo da riuscire poi a creare per ciascuno il percorso adeguato verso la soluzione dei problemi.
"Va sottolineata l“importanza del collegamento che questo progetto ha costruito tra una realtà associativa e l“istituzione pubblica ha continuato Bascià e anche lo sforzo che vogliamo intraprendere di sviluppare la cultura della partecipazione, avendo come obiettivo ultimo quello di rendere le donne più competenti, informate e consapevoli".