Le ragazze di Benin City contro la schiavitù
Data:
03/03/2008Categoria: Altre News
Giovedì 6 marzo a Lecce una giornata di riflessione sulla tratta, promossa dalla Provincia e dal circolo Arci Blutango. Al centro l“esperienza di Isoke Aikpitanyi, che ha vissuto la schiavitù e ne è uscita.
Combattere la tratta, la riduzione in schiavitù, la prostituzione coatta. Sono già 176 le donne che, nei territori di Lecce, Brindisi e Taranto, nell“arco di due anni attraverso il progetto "Libera" (Sistema integrato di interventi contro la tratta di esseri umani) hanno davvero conquistato la propria libertà e attivato risorse per una vita nuova. Gli strumenti, i progetti, le iniziative e i percorsi concreti per combattere la mercificazione degli esseri umani sono al centro della giornata in programma a Lecce giovedì 6 marzo, interamente dedicata al tema delle nuove schiavitù, della tratta e della prostituzione coatta.
L'iniziativa promossa dalla
Provincia di Lecce - assessorato alla Sicurezza e Qualisità sociale, che gestisce il
progetto "Libera" - e dal
Circolo Arci Blutango attraverso il
programma 'Incursioni', vuole contribuire a far conoscere la realtà di un fenomeno vasto e complesso, indicando percorsi di approfondimento, dagli aspetti giuridici ed economici a quelli esistenziali e sociali. Un'occasione di confronto rivolta a tutti e in modo particolare agli studenti delle scuole superiori della provincia di Lecce, con l“intento di formare e informare, trovare le parole giuste per far sapere che esistono ancora oggi realtà di sfruttamento difficili da immaginare.
Al centro della giornata del 6 marzo
"le ragazzi di Benin City", racconto-testimonianza di
Isoke Aikpitanyi, giovane nigeriana che a 20 anni ha intrapreso 'il viaggio della speranza' in Italia ritrovandosi sulla strada. Ha vissuto l'inferno della schiavitù ed è riuscita a liberarsene trovando anche la orza di aiutare chi si trova a vivere realtà simili.
Da questa storia è nato nel 2005 il progetto "La ragazza di Benin City" prima casa di accoglienza ad Aosta per donne uscite dal tunnel della prostituzione che Isoke è riuscita ad attivare insieme a Claudio Magnabosco, ex cliente e oggi suo compagno di vita.
Claudio Magnabosco ha anche creato una rete di ex clienti e clienti della prostituzione uniti dalla volontà di fare qualcosa di utile per le molte ragazze, nigeriane e non solo, che vivono clandestinamente in Italia e sono vittime della tratta.
Un progetto dunque, quello della casa di accoglienza, che ha bisogno di aiuti e fondi, e a cui sono naturalmente destinati i proventi dei diritti d“autore del libro che racconta l“esperienza di Isoke.
La giornata del
si aprirà a Lecce alle 9.30, presso il cinema S. Lucia, con l“incontro tra gli studenti e Isoke Aikpitayi insieme a Laura Maragnani, la giornalista che ha raccolto nel libro la testimonianza della ragazza. Nel pomeriggio l“auditorium del museo provinciale Castromediano ospiterà un incontro dibattito a cui interverranno, tra gli altri, le autrici del libro, Valeria Mignone, magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Ines Rielli, responsabile del progetto Libera, Beppe Pavan, dell“associazione nazionale Maschile Plurale/Gruppo uomini in cammino.
Il Circolo Cittadino di Lecce, inoltre, ospiterà a partire dalle 20.30, una serata musicale a sostegno del progetto della casa di accoglienza, a cui parteciperanno rappresentanti delle comunità degli immigrati di Lecce e del Circolo culturale Argalìo di Corigliano d“Otranto.
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