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Protezione civile, un aiuto in più dagli angeli del mare

Data: 09/08/2018
Categoria: Altre News

Sono circa 400 e salvano fino a 30 bagnanti in difficoltà, sono le unità cinofile che operano accanto ai soccorritori “umani”

La notizia degli ultimi due salvataggi arrivano dal Lazio, ad Ostia e Civitavecchia, , dove due donne cinquantenni e un padre assieme ad una figlia , sono stati tratti in salvo dalle onde dalle unità cinofile della zona. I cani provengono dalla SICS Scuola italiana cani salvataggio legata alla Protezione civi- le con base principale all’Idro- scalo di Milano e sedi in quasi tutte le regioni d’Italia. Una scuola d’eccellenza che operano assieme alla guardia costiera e alle amministrazioni locali, ed oltre ad essere una gradita presenza sulla spiaggia soprattutto dai più piccoli , spesso sopperiscono all’assenza di bagnini qualificati. La SICS , è un fiore all’occhiello tutto italiano , che vanta anche cani capaci di lanciarsi da un elicottero per operare salvataggi a mare,  hanno delle doti spiccate di intelligenza, coraggio, e lealtà. L’idea di fondare una scuola di addestramento per cani da salvataggio l’ha avuta trent’anni fa Ferruccio Pilenga: «Facevo parte di un piccolo gruppo di volontari della Protezione civile - racconta - Un giorno vidi una foto di un cane di razza Terranova, di cui all’epoca si sapeva poco. Così assieme a alcuni amici elicotteristi, cominciai a parlarne e a appassionarmi all’idea che, oggi, ci ha portato a essere presenti praticamente in tutto il territorio nazionale. Poi è arrivata Mas, una cagnolona davvero unica. Tanto speciale che le ho dedicato un libro».  Tra le razze canine reclutate nella SICS sono presenti Golden Retriever, Labrador e anima- li provenienti dai canili, se pre- sentano le attitudini necessarie.L’incessante lavoro di salvataggio sulle spiagge è affidato ad un lavoro d’intesa uomo-cane;tra i compiti fondamentali del cane quello di trascinare, e tra quelli dell’uomo di facilitarne il nuoto, un tandem che bypassa molte difficoltà che il solo operato umano comporterebbe. Un vero lavoro d’équipe. Cani come quelli che vengono utilizzati in queste circostanze sono molto più forti e resistenti dell’uomo. In più, dote eccezionale, “sento- no” le correnti marine. Così capita che, in caso di soccorso a 200 metri dalla costa, con correnti sfavorevoli anche al rientro, il cane adotti strategie per evitare il nuoto contro corrente, magari approdando nel punto della spiaggia ottimale. In questa stagione i cani hanno già salvato 6 vite umane: storie di ordinario coraggio che dovrebbero far meditare a quanto maggior rispetto l’uomo dovrebbe portare al suo più fido amico , soprattutto in estate quando gli abbandoni riportano alla luce episodi d’inciviltà. MMB

 

 

 

Fonte: Il Messaggero

 

 

 

 

 

 

 



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