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Giornata mondiale lotta agli stupefacenti: allarme tra i giovanissimi

Data: 27/06/2018
Categoria: Altre News

Mattarella: “Non cedete la libertà”

Si abbassa la soglia di età per i consumatori di droghe.Stando alle statistiche la prima sniffata arriva tra gli 11 e i 12 anni, il podio lo conquista la cocaina. A diffondere i dati è l’Osservatorio della Comunità di San Patrignano nella giornata mondiale per la lotta agli stupefacenti. È scomparsa, o quasi, l’eroina, il 43% dei nuovi entrati a San Patrignano non ne ha mai fatto uso, mentre svetta l’uso della cannabis, con l’argo aumento dei consumatori giovanissimi e delle donne.

«Il dipartimento per il contrasto alla droga sarà potenziato», garantisce Lorenzo Fontana, il ministro della Famiglia che ha la delega sugli stupefacenti. E aggiunge: «È proprio ai più giovani che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, vittime che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, vittime primarie della commercializzazione attraverso il web». Sono passati 31 anni da quando l’Onu ha deciso di istituire la Giornata mondiale della lotta alla droga, e ne sono passati quaranta da quando la comunità di San Patrignano apriva i suoi battenti per volontà di Vincenzo Muccioli. Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è proprio a San Patrignano che è voluto andare per lanciare il suo appello:«Ai giovanissimi di questo Paese che possono entrare in contatto con le droghe dico che non cedano la libertà a droghe vecchie e nuove. Recuperino fiducia in loro stessi e costruiscano rapporti, coltivino dei sogni per il loro futuro». Anche i radicali dell’Associazione Luca Coscioni ieri dal Senato hanno voluto lanciare il loro appello per rivedere la legge Jervolino-Vassalli, approvata 28 anni fa. Nel Libro Bianco presentato ieri, infatti, si evidenzia che crescono in maniera esponenziale le persone segnalate per consumo di droghe: da 27.718 del 2015 a 38.613, ovvero il 39 per cento in più in soli due anni. «Il 30 per cento dei detenuti entra in carcere a causa sulle droghe", ovvero oltre 14 mila dei 48 mila ingressi in cella avvenuti nel 2017», si legge nel “Libro bianco sulle droghe” che oltre all’Associazione Coscioni è stato redatto da Antigone, Forum droghe, Cgil, Coordinamento nazionale comunità accoglienza, Cnca.

In particolare nel libro si evidenzia che il 34,5 per cento dei detenuti lo è—secondo i radicali—soltanto per questo Testo unico sulle droghe da rivedere. «Colpisce i pesci piccoli e tiene fuori dalle carceri i grandi consorzi criminali”. MMB

 

Fonte: Corriere della Sera



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