Rapporto Istat 2018 : in Italia invecchia la popolazione e si è sempre più soli
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Famiglia, amici e associazioni consentono di sostenere una popolazione seconda al mondo per vecchiaia. Crolla per il nono anno consecutivo la natalità. Triplicati i giovani che fuggono all'estero.

Il rapporto Istat 2018 fotografa un’Italia dove cresce la popolazione anziana (siamo il secondo Paese al mondo, dopo il Giappone) e in cui si è sempre più soli. A fare da paracadute famiglia, amici e reti sociali , con un ruolo importante del volontariato.
Adesso anche la statistica, oltre a restare timidi segnali di ripresa per l ' economia e l ' occupazione e a ricordare le molte diseguaglianze dell' Italia , conferma come siano le reti informali e sociali a risolvere i problemi di una popolazione sempre più vecchia e sola . Due caratteristiche legate anche alla longevità della nostro Paese, a cui si affianca il calo per ben 9 anni consecutivi delle nascite e il triplicarsi di giovani che vanno all’estero in cerca di lavoro. Per il terzo anno di seguito abbiamo perso100mila abitanti. Aumentano gli stranieri che ottengono la cittadinanza: nel 2017.
Ad una schiera di anziani , si unisce il problema della loro solitudine . La scarsità di relazioni sociali diventa una grave forma di isolamento per gli anziani che non vivono insieme ai proprio familiari .
Per i giovani invece si riscopre il valore delle reti informali , quelle virtuali infatti pur rivestendo un ruolo importante sono ritenute valide purché strumento di potenziamento delle relazioni sociali. Secondo il rapporto Istat infatti è più attivo sui social chi ha più amici.
Una sezione a parte è poi dedicata a scuola e disabilità, emerge che solo 1 su 3 è accessibile.
Nella foto scattata dall’Istituto statistico, il volontariato è percepito come un sistema che genera fiducia. Il volontariato organizzato crea una rete di solidarietà e cooperazione , fatta di scambi e relazioni interpersonali: nel 2016 , il 13,2%% della popolazione di 14 anni e più ha svolto almeno un' attività gratuita in forma organizzata . In particolare , il 10,7%% in associazioni o gruppi di volontariato , 3,5%% in altro tipo di associazioni , l’ 1,1%% in partiti e lo 0,8%% in sindacati. Avere una vita sociale attiva ha un impatto forte e positivo sulla fiducia interpersonale: tra chi frequenta assiduamente gli amici , il21%% esprime fiducia nel prossimo contro il 13,3%% di chi li incontra molto raramente. Più della metà dei
volontari si dichiara molto soddisfatta. (MMB)
(fonte Avvenire, dati : Istat)
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