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Servizio sociale professionale nella scuola superiore

Data: 26/02/2008
Categoria: Altre News
Martedì 26 febbraio a Palazzo dei Celestini, è stato firmato il protocollo d“intesa per l“istituzione di un Servizio Sociale Scolastico Professionale.
L“incontro è stato presieduto dalla vice presidente e assessore alla Sicurezza e Qualità sociale e alle Politiche educative, Loredana Capone. "Con la firma del protocollo d“intesa con i dirigenti scolastici e l“Ufficio Scolastico Provinciale ha dichiarato la vice presidente Loredana Capone abbiamo avviato un servizio aperto ai bisogni della scuola superiore ed utile a promuovere il benessere degli studenti. Il servizio sarà curato da uno staff di dieci assistenti sociali e da un“ equipe di professionisti preposta al coordinamento. Operativamente sarà collegato con i "Centri Risorse contro la dispersione scolastica e la frammentazione sociale" e, per specifiche iniziative, con i "Centri Servizi per l“integrazione degli alunni in situazione di handicap"". "Le assistenti sociali di questo Servizio, appositamente formate - aggiunge Loredana Capone - agiranno per garantire diverse tipologie di intervento: - azioni di supporto e affiancamento delle istituzioni scolastiche per favorire il raccordo con gli Ambiti Territoriali Sociali e con la rete degli attori istituzionali che operano a tutela dei minori e degli adolescenti in situazione di difficoltà o pregiudizio; - azioni, coordinate ed integrate, per promuovere attività di prevenzione e contrasto alla devianza, al disagio psico-sociale, alla dipendenza da sostanze stupefacenti e da alcol, all“ emarginazione sociale ed affettiva, e alla dispersione scolastica; - azioni tese, nell“ambito delle funzioni di competenza della Provincia, a promuovere l“integrazione dei ragazzi diversamente abili; - partecipazione, relativamente all“orario scolastico, all“attuazione di piani individualizzati condivisi di presa in carico, posti in essere dai servizi sociali territoriali; - attività di collaborazione con i centri territoriali per l“impiego nella loro attività tesa a favorire il diritto/dovere all“istruzione, anche attraverso progettualità sperimentali di tirocini formativi e lavorativi; - azioni di supporto all“Ufficio Interventi Civili della Procura per i Minorenni di Lecce nell“attività di indagine ambientale e sociale rivolta a minori, segnalati dall“Autorità Giudiziaria, che frequentano gli Istituti Secondari Superiori della provincia di Lecce". "Si può ben comprendere che le ragioni che hanno indotto questo assessorato ad istituire questo servizio conclude la vice presidente della Provincia - derivano essenzialmente dalla consapevolezza che in Italia il 20.6% di giovani tra i 18 e i 24 anni esce dal sistema di istruzione senza qualifica, nè diploma ed è in possesso solo della licenza media. Un dato superiore alla media europea e ancora lontano dall“obiettivo del 10% fissato a Lisbona 2000. In Puglia la situazione è ancora più grave: il 27,7% dei ragazzi ha soltanto la licenza media e non partecipa a corsi di formazione. Riteniamo, per questi motivi, che il Servizio Sociale Scolastico sia un investimento di valenza strategica per il territorio in quanto avrà una funzione di raccordo della rete interistituzionale e di supporto alle istituzioni scolastiche nelle relazioni con i servizi sociali territoriali e più complessivamente con il welfare locale e il sistema di tutela dei diritti dei minori". Gli obiettivi, le modalità organizzative, la tipologia delle prestazioni del Servizio sono stati definiti in un apposito Tavolo Tematico Operativo Interistituzionale per la prevenzione del disagio e della devianza minorile, istituito nell“ambito dell“area minori dell“Osservatorio Provinciale sulle politiche sociali. A questo Tavolo hanno partecipato e dato il loro contributo i rappresentanti della Procura e del Tribunale per i Minorenni, dell“Ufficio Scolastico Provinciale, dell“Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni, dei Servizi Sociali della Prefettura, del CEPSIA-ASL Lecce, del SERT di Lecce. Le finalità principali sono quelle di contrastare i fenomeni dell“abbandono scolastico e formativo, potenziando i progetti e i percorsi per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, il disagio e la devianza minorile, l“esclusione sociale e formativa dei ragazzi diversamente abili. Successivamente, per il Servizio Sociale Scolastico Professionale, si dovranno stabilire degli accordi con altri soggetti pubblici che operano nell“ambito dei servizi socio assistenziali e socio sanitari (Ambiti Territoriali Sociali dei Comuni, ASL , Servizi Sociali del Ministero della Giustizia, etc..) al fine di assicurare interventi efficaci in favore dell“inclusione scolastica degli studenti.


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