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Gioco d'azzardo patologico e ludopatie

Data: 18/10/2017
Categoria: News CSV Salento

Parte una ricerca di Eurispes sul GAP, che coinvolge la città di Lecce insieme ad altre due città italiane, Roma e Bergamo. Il CSV Salento partner del progetto 

Per il 38,7% della popolazione italiana la dipendenza dal gioco d’azzardo è una delle cause che porta quasi un italiano su quattro a sentirsi “abbastanza povero”. Questo è quanto emerge dal sondaggio contenuto nel Rapporto Italia 2017 dell’Eurispes. E se vogliamo parlare in termini economici, possiamo dire che il GAP muove una economia pari (ma certamente è di più) a 100 miliardi all’anno. Quindi siamo a livelli veramente elevati. Anche di interesse criminale, non solo di interesse sanitario.

Infatti il GAP oltreché problema sociale ed economico è anche un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Ha attinenza con la tossicodipendenza. Il giocatore “patologico” mostra infatti una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi e coprendosi di debiti) e trascurando gli impegni che la vita gli richiede. Oltre agli aspetti compulsivi, poi, ci sono anche le cosiddette distorsioni cognitive: l’illusione del controllo sugli esiti delle giocate, il credere che tanto maggiore sia il ritardo di un certo evento tanto più alta sia la probabilità della sua uscita, l’illusine della “quasi vincita” cioè la situazione di gioco in cui si verifica una combinazione che si avvicina a quella scelta dallo scommettitore, ad esempio l’uscita del numero 9 alla roulette con il giocatore che aveva puntato sull’8; la forza di questa distorsione è nota da tempo, tanto che le lotterie istantanee e le videolottery sono programmate ad arte per produrre una elevata frequenza di quasi vincite e incoraggiare così il giocatore a perseverare nel gioco.

Insomma, questo è il problema. E allora occorre conoscere esattamente la situazione, con approfondimenti specifici. Eurispes, l’Osservatorio permanente su giochi, legalità, patologie ha avviato in questi giorni una ricerca dal titolo “Gaming e contrasto delle ludopatie”; che sarà realizzata in tre città campione, Bergamo, Roma, Lecce. Il progetto di ricerca è stato presentato da Alberto Baldazzi e Andrea Strata e dell’Eurispes a metà ottobre, alla presenza dell’assessore Silvia Miglietta del Comune di Lecce, del procuratore Antonio De Donno, di rappresentanti della Questura, della polizia municipale, della Caritas, del mondo associativo, CSV Salento e Forum Terzo Settore. Nelle prossime settimane partirà la raccolta dati, poi saranno somministrati questionari  approfonditi con opinion leader. L’obiettivo principale, oltre a quello conoscitivo, è di capire quali sono le strategie per controllare gli eccessi del fenomeno, posto che la teoria del distanziometro (la distanza tra sale giochi e scuole-chiese-centri culturali ecc. ) è decisamente fallimentare, oltreché impraticabile.

Qui il servizio video di " 3webTV ": https://www.facebook.com/3webtv/videos/334684900275270/



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