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Arriva il REI per i più poveri

Data: 30/08/2017
Categoria: Altre News

Via libera definitivo al Reddito di Inclusione. Un aiuto a famiglie più deboli, un impegno di Governo, Parlamento e Alleanza contro la povertà

Il reddito di inclusione (REI), una nuova forma di sostegno al reddito dei più poveri, è stato approvato il 29 agosto dal Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato soddisfato in un post su facebook il presidente del Consiglio  on. Paolo Gentiloni. Entrerà in vigore da gennaio e consisterà in un sussidio mensile tra i 190 e i 485 euro per un massimo di 18 mesi, rinnovabili dopo sei mesi di pausa. Il costo annuale della misura è di circa 2 miliardi di euro: si stima che potranno richiederlo circa 400 mila famiglie. Il REI è stato introdotto tramite decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri. Il nuovo sussidio, quindi, è immediatamente effettivo e non ha bisogno di ulteriori voti da parte del Parlamento. Per ottenere il REI a bisogna avere un valore dell’ISEE (il principale indicatore del reddito familiare) non superiore a 6 mila euro. Inoltre, non può riceverlo chi ha un patrimonio oltre i 20 mila euro, esclusa l’eventuale prima casa. Il reddito di inclusione sarà assegnato in maniera prioritaria alle famiglie con figli minorenni o disabili, a donne in gravidanza e ai disoccupati ultra-cinquantenni. Si potrà lavorare e contemporaneamente ricevere il sussidio, a patto di rispettare i requisiti ISEE. Non avrà diritto al REI chi invece al momento sta già ricevendo altri sussidi per la disoccupazione. Si potrà fare domanda per ottenere il REI a partire dal prossimo primo dicembre, consegnando all’INPS una dichiarazione ISEE precompilata. Una volta ottenuto il REI, si riceverà il sussidio per un massimo di 18 mesi. Poi sarà necessaria una pausa di sei mesi prima di poterlo chiedere per una seconda volta. Il REI sarà pagato tramite una carte elettronica, la “Carta REI”: in teoria chi lo riceve dovrebbe ricevere anche un supporto per mettere in atto «un “progetto personalizzato” volto al superamento della condizione di povertà». Vista la scarsità di risorse di cui dispongono i servizi sociali che sarebbero incaricati di questa parte del progetto, non è chiaro se effettivamente sarà possibile assegnare un “progetto personalizzato” a tutti coloro che otterranno il REI (il governo ha comunque stanziato nuove risorse per potenziare i servizi sociali e i centri per l’impiego: saranno spessi 550 milioni di euro nei prossimi tre anni).

Così l’On. Salvatore Capone, parlamentare pd della Puglia, componente Commissione Affari sociali della Camera, dopo l’approvazione oggi in Consiglio dei Ministri del Reddito di inclusione: L’obiettivo, perseguito con determinazione da Governo e Parlamento, è evidente: contrastare in ogni modo le zone di marginalità sociale ed economica, costruendo processi di accompagnamento delle persone più fragili perché siano nelle condizioni di riaffacciarsi ad una normalità possibile. D’altra parte più e più volte in questi anni come Aula abbiamo impegnato il Governo in questa direzione, ed è evidente la cifra che da tre anni a questa parte ha individuato l’azione politica e di governo, a sostegno evidente delle fasce di popolazione più fragili. Penso ad esempio alle misure contro la povertà educativa, a quelle per la rigenerazione delle periferie, a quelle che sostengono la presenza nel mondo agricolo delle persone disabili, alla Riforma del Terzo settore, alle azioni decisamente volte al welfare attivo e alle politiche attive per il lavoro. Anche in questo caso, una vera e propria azione di sistema che dovrà essere sempre più sostenuta e confermata anche nella prossima Legge di Bilancio”.

Nel mese di settembre il CSV Salento organizzerà incontri informativi per le associazioni e i volontari sia sul RIA dello Stato Italiano, sia sul RED della Regione Puglia.



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