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Una nuova società e una nuova economia, a partire dai cittadini

Data: 12/06/2017
Categoria: Altre News

Si è discusso dell’idea di creare una nuova società e una nuova economia, ma anche di resistenza all'attacco contro persone e territorio (Tap e Xylella, agricoltura chimica, rifiuti tossici)

Si è discusso dell’idea di creare una nuova società e di una nuova economia; e si è parlato del ruolo che possono avere i cittadini attivi, in particolare nel sud Italia, sulla scia dell'esperienza dei "briganti" (partigiani della loro terra)  nelle nuove "guerre" come la Tap e la Xylella, la trasformazione agricola verso la chimica e il super intensivo, sud deposito rifiuti tossici con crescenti rischi per la salute, durante l’incontro “NoTappermettere, né moi né mai”, organizzato sabato 10 giugno da “Briganti” con il patrocinio del comune del Cavallino, della Provincia di Lecce e di Puglia Promozione. Durante il convegno, tenutosi a Cavallino e coordinato da Monica Lippolis, sono intervenuti i relatori Luigi Russo, Pino Aprile, Giuseppe Serravezza, Fabio Tarantino, Agostino De Luca, Saverio De Bonis  e Crocifisso Aloisi, che hanno discusso dei “beni comuni” del Salento e dell’idea di creare una cittadinanza attiva che possa dare vita ad una nuova società, partendo dal basso, per la difesa del territorio. "C’è un filo nero che collega il disseccamento rapido degli ulivi a partire dal 2003, la Xylella dieci anni dopo, i rifiuti tossici e la Tap- afferma Luigi Russo, sociologo e giornalista. Il Gasdotto che vogliono portare a San Foca, ad esempio, non è un progetto per dare stabilità dal punto di vista energetico al nostro paese, non è affatto un'opera strategica, ma è un progetto economico-finanziario nel quale sono coinvolti, oltre i regimi azero, turco e russo anche il Governo italiano ai massimi livelli, e, secondo le ipotesi delle Procure, come riportato da L'ESPRESSO, anche un altra risorsa parallelo: la “criminalità organizzata". Il popolo che scende in piazza contro questo progetto e contro il Governo che se ne infischia ci fa capire la rottura che si è creata dal punto di visto democratico. Ed è questo il vero problema, insieme all’informazione che ha chiuso ogni verità. In questo momento c’è un popolo, una cittadinanza attiva salentina che porta avanti i valori della nostra Costituzione, cioè la democrazia e la condivisione, intesa come difesa dei beni comuni della salute, del paesaggio e della qualità della vita; e dall’altra parte ci sono interessi (molti dei quali inconfessabili), di tipo economico, che devono essere imposti sul territorio. Questa è la guerra del futuro, e per questo forse vale la pena diventare briganti, cittadini cioè che difendono il proprio territorio dagli avvoltoi che si vestono da salvatori della patria". "La parte più alta della nostra società si è ormai fossilizzata nella corruzione, nell’inefficienza e nel distacco dai problemi e non regge il sistema- afferma lo scrittore Pino Aprile- e quando questo accade, si generano dei punti di rinascita che si connettono tra loro, creando una rete autosufficiente. Quindi, tutta la sovrastruttura può cadere da un momento all’altro e la nuova società è già pronta, con le sue gerarchie e le sue competenze. E questi incontri affermano questo: noi stiamo costruendo una nuova società". Concetto condiviso e ribadito dal sindaco di Martano Fabio Tarantino, uno dei leader del movimento dei 94 sindaci contro TAP: "dobbiamo continuare a portare avanti questa battaglia che è a difesa dei beni comuni della Repubblica Italiana". Secondo Agostino De Luca di Sud2.0 è giunto il momento di fare da se', senza aspettare la manna dal cielo di fantomatiche politiche per il mezzogiorno: "Vogliamo offrire la possibilità non di trovare lavoro, ma di crearlo, attraverso una campagna crowdfunding per dare vita a 6 incubatori, uno per ogni regione meridionale, in cui creare aziende di giovani con idee da trasformare in progetti reali e business sostenibili".  Durante l’incontro, si è parlato anche di alimentazione salutare, con il presidente dell’associazione Granosalus Saverio De Bonis, dove i produttori si sono uniti ai consumatori per creare un tipo di pasta sano e naturale senza i pericolosi effetti della globalizzazione, dicasi pesticidi e diserbanti. Della difesa del patrimonio ulivicolo e del paesaggio salentino con Crocifisso Aloisi che ha sollevato il velo della truffa xylella. Della necessita di incidere su un cambiamento delle politiche della salute, come ha detto Giuseppe Serravezza, che significa modificare stili di vita e di consumi, e questo deve farlo sempre più il popolo senza aspettare che sia lo Stato a farlo, "perché se aspettiamo che lo facciano gli altri possiamo ammettere che ci stiamo condannando alla morte fisica e sociale". (Anna De Matteis)



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