Cerca nel sito:  

Decreti attuativi della 106/2016: per i Csv passi avanti o indietro?

Data: 02/03/2017
Categoria: Altre News

Pubblico, terzo settore e volontariato: quale alleanza per il futuro del paese? Convegno organizzato da Assiprov a Forlì con Donata Lenzi, Marco di Maio, Stefano Collina, Luigi Russo

Il tempo in cui tutto viviamo è quello della crisi, di valori, di senso, di corresponsabilità. Ma è anche il tempo in cui il mondo del volontariato e del terzo settore in Italia dimostra una notevole creatività e vitalità. E allora è anche il tempo in cui le istituzioni pubbliche e il terzo settore e il volontariato devono assolutamente trovare un percorso di vera collaborazione, secondo il principio di sussidiarietà previsto dall’art. 118 della costituzione, nella direzione della consolidamento dei beni comuni e degli interessi generali. Perché non c’è solo il business nella vita economica e politica di un paese, ma anche la relazionalità, la solidarietà, la giustizia. Di questo si è parlato il 27 febbraio 2017 a Forlì presso la sala del consiglio provinciale, in un convegno dal titolo “Pubblico e terzo settore. Un’alleanza per superare la crisi”, cui erano presenti centinaia di volontari, rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali ed esperti di Terzo Settore e volontariato. Il momento scelto dagli organizzatori dell’Assiprov, il centro di servizi di Forlì e Cesena, è – per così dire – topico, viene cioè qualche mese dopo l’approvazione della legge di riforma 106/2016 sul Terzo Settore, e mentre sono in discussione i decreti attuativi di questa legge.

I parlamentari presenti (Donata Lenzi, Marco di Maio, Stefano Collina) e il consigliere regionale Paolo Zoffoli hanno rassicurato i volontari presenti che nessuno vuole celebrare le Idi di Marzo del volontariato italiano, anche se a leggere le bozze di decreto in circolazione, predisposte dal ministero, qualche preoccupazione in questo senso viene, in particolare rispetto alla riforma del sistema dei CSV, che subirebbe una svolta nella direzione di una accentramento del potere di indirizzo e di programmazione nelle mani delle Fondazioni che hanno il controllo di tutti gli organismi di governo; quello che stupisce in queste bozze è il fatto che in nome della centralizzazione e della volontà di efficientizzazione, sono state colpite soprattutto le Regioni, enti che praticamente scompaiono nella gestione della vita dei CSV; preoccupa molto la questione dell’accreditamento degli attuali CSV, che non è visto come adeguamento a criteri condivisi, ma sostanzialmente tagli e addirittura ripartenza da zero, a parte alcune sacche di privilegi (città metropolitane, zone di montagna... ma al confine con l’estero); nella bozza si coglie la volontà di passare per legge dall’1/15 degli utili delle fondazioni destinati ai csv, a un secco dimezzamento cioè l’1/30, nonostante che la legge 106 ha allargato la platea degli usufruitori di servizi dai CSV; infine fa discutere tutto il discorso sulle incompatibilità tra CSV ed eletti in organismi politci stabilito per decreto e non attraverso libere e autonome scelte degli enti gestori dei CSV (altra cosa è la regolamentazione dei rapporti tra politici impegnati in cariche di governo...).

“Il volontariato italiano – ha detto Luigi Russo sociologo ed esperto di terzo Settore – sta però reagendo con una grande mobilitazione nazionale, che vuole riattivare un dialogo costruttivo con le istituzioni e con il Governo. Già centinaia di associazioni di tutte le regioni, e decine di appassionati e studiosi da sempre del terzo Settore italiano hanno aderito al comitato “La parola ai volontari”, che ha inviato ai parlamentari un proposta di decreto più organica e più rispettosa della storia dei CSV in Italia e dell’impegno dei dirigenti "volontari" (ossia non stipendiati) e dei 1000 e più operatori che in essi lavorano con competenza e passione civile, che hanno fatto in questi 20 anni una vera rivoluzione nei territorio ormai registrata anche dalle statistiche ufficiali”. "L’impegno di mobilitare di informare andrà avanti - hanno detto Leonardo Belli e Gilberto Bagnoli della presidenza di Assiprov. Impegno condiviso dagli altri presidenti della Romagna e delle numerosa associazioni che hanno partecipato al convegno".

A questo link il servizio di 3webTV sul convegno di forlì: https://youtu.be/286UJ9akb7E



Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.