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Una pioggia di firme a difesa dei CSV

Data: 19/02/2017
Categoria: Altre News

Fioccano adesioni da tutta Italia alla campagna "laparolaaivolontari.it". Associazioni, Parlamentari, uomini di cultura chiedono che sia modificata la Bozza di decreto attuativo della legge 106/2016.

In poche settimane centinaia di Associazioni e reti di associazioni di tutti i territori italiani soproattutto nelle periferie, uomini di cultura, esperti del Terzo Settore e di Diritto Costituzionale, parlamentari di tutti gli schieramenti, prendono consapevolezza delle linee contenute nellla Bozza di Decreto Attuativo della legge 106/2016 di riforma del Terzo Settore, e ne chiedono una sostanziale modifica, per salvaguardare l'autonomia del volontariato italiano. Fatte salve alcune importanti novità, come la stabilizzazione del sistema dei CSV, restano alcune criticità: 1) mancata tutela dello "status" del volontariato, e mancata individuazione delle "attività di interesse generale"; 2) calcoli ragionieristici che non tengono conto della realtà nella definizione delle reti di secondo livello; 3) Consiglio Nazionale del Terzo Settore scarsamente rappresentativo di tutte le anime di questo mondo variegato; 4) CSV affidati nelle mani di un organismo nazionale di controllo, e perfino di programmazione, togliendo controllo e programmazione ai territori e all'iniziativa autonoma dei volontari (sono addirittura escluse le Regioni e il Ministero è marginalizzato con un solo membro); 5) abolizione - non prevista dalla legge delega - dell'articolo 15 della legge 266/91.

"Abbiamo chiesto al Governo, e contineremo a chiederlo con decisione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, e a tutti i soggetti interessati - dice Luigi Russo presidente del CSV Salento - un percorso partecipato di definizione delle Decreto; ma fino ad ora, a parte un generico ascolto da parte del sottosegretario incaricato, non abbiamo avuto riscontri. La Riforma del Terzo Settore, e dei CSV in particolare, è una cosa che riguarda certamente ACRI e i presidenti di Forum Terzo Settore e CSVnet, ma anche - e soprattutto a nostro parere - i milioni di volontari italiani e gli enti gestori dei CSV, con le loro risorse umane e con le competenze e relazioni acquisite in 20 anni, per cui è opportunto che questo 'ascolto' ci sia. Vale sempre l'adagio che 'la gatta frettolosa fa i figli ciechi', e quindi è opportuno prendersi il tempo necessario per fare dei buoni Decreti attuativi".



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