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In Italia il decreto flussi "prosciuga" il mare della clandestinità

Data: 28/01/2008
Categoria: News CSV Salento
Rapporto Ismu. Su 4 milioni di immigrati (soprattutto provenienti dall“est), solo 350mila sono irregolari.
Col decreto flussi del 2006 sono stati quasi 700mila gli stranieri che sono riusciti a conquistarsi il permesso di soggiorno: quasi tutti vivevano già in Italia, avevano un lavoro e una casa. E“ stata una vera e propria sanatoria, che ha fatto così crollare il numero dei clandestini del 46,3%. » questa una delle novità contenute nel "XIII Rapporto sulle migrazioni 2007", realizzato dalla Fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità (Ismu), che è stato presentato oggi alla Camera di Commercio di Milano. "Questo effetto sanatoria dei decreti flussi evidenzia l'anomalia del nostro Paese - spiega Ennio Codini, docente di diritto pubblico alla facoltà di sociologia dell'Università Cattolica di Milano -. Non solo è uno stravolgimento della legge Bossi-Fini, ma lancia un messaggio al mondo intero di questo tipo: venite pure, poi in qualche modo vi mettiamo in regola". Oggi vengono dall“est Europa, domani dall“Africa sub sahariana. Gli stranieri presenti in Italia provengono soprattutto dall“est Europa: in particolare da Albania (376mila presenze), Romania (342mila) e Ucraina (120mila). Molto numerose sono poi la comunità marocchina (343mila immigrati), cinese (145mila) e filippina (101mila). Secondo l“Ismu il flusso dall“est Europa è destinato a rallentare, mentre aumenterà quello dai paesi dell“Africa sub sahariana. Nei Paesi dell“est europa infatti, nel periodo 2010-2015, la popolazione tenderà a invecchiare perchè anche lì è in corso un calo della natalità. Si libereranno molti posti di lavoro che tratterranno i giovani, non più costretti a emigrare. "In Africa, invece, i paesi della fascia sub sahariana avranno ancora un incremento delle nascite e dovrebbero riuscire a creare, nello stesso periodo, circa dai 15 ai 20 milioni di nuovi posti di lavoro - sottolinea Gian Carlo Blangiardo, demografo e docente all'Università Bicocca di Milano -. » facile prevedere che non ci riusciranno e per questo il numero dei giovani africani che decideranno di emigrare verso l“Europa è destinato ad aumentare". Gli immigrati sono giovani e vivono al nord. Il 56% ha infatti tra i 25 e i 44 anni (quasi il 56%). Gli uomini prevalgono tra i minorenni e nella fascia 25-44 anni, mentre sono più numerose le donne in età più matura (tra i 45 e i 64 anni): molte hanno raggiunto il marito già immigrato e altre, soprattutto le donne dall“est europa, sono venute da sole e sostengono l“intera famiglia rimasta in patria. Quattro immigrati su cinque vivono, inoltre, nel centro-nord dell“Italia. Lavoro. Nel marzo del 2007 erano 1 milione e 590mila i lavoratori stranieri occupati (970mila uomini e 621mila donne). Tre lavoratori su cinque sono al nord. Il 53,1% ha un titolo di studio superiore rispetto alle mansioni che svolge. Il 27,8% infatti appartiene al personale non qualificato, il 16% è addetto alle vendite o svolge servizi alla persona (colf e badanti, in particolare; ndr), il 30,4% sono artigiani, operai specializzati o agricoltori. Solo il 3 % è impiegato. Sempre in crescita è inoltre il numero degli imprenditori, che rimangono pur sempre una minoranza. Nel 2006 erano 230mila, presenti soprattutto nei settori del commercio, edilizia, manifatturiero e trasporti. Scuola. I figli di immigrati sono 650mila, quelli nati in Italia quasi 400mila. Fra i banchi scolastici siedono 501mila stranieri, pari al 5,6% di tutti gli studenti. La maggior parte si concentra nelle scuole elementari (6,8%), nelle secondarie di primo grado (6,5%) e nelle secondarie di secondo grado (il 3,8%, di cui il 7,5% è iscritto in Istituti professionali). La crescita più significativa riguarda gli alunni della Romania (+29,5%). La regione con il maggior tasso di alunni stranieri è l“Emilia-Romagna con il 10,7%.


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