Omicidio stradale, un protocollo non concertato
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione AGUVS Lecce commenta l'iniziativa dei giorni scorsi di sottoscrizione di un protocollo tra Procura di Lecce e forze dell'ordine
Qui di seguito uno stralcio dell'intervento di Maurizio Bisanti, presidente dell'associazione AGUVS di Lecce, Associazione Gruppi Uniti Tutela e Giustizia per le Vittime della Strada, per la Tutela dei diritti civili delle vittime della strada e delle loro famiglie, sull'iniziativa del 14 giugno scorso di sottoscrizione di un Protocollo d’intesa fra Procura e forze dell'ordine per le procedure da seguire in caso di omicidio stradale.
Apprendiamo dagli organi di stampa che il 14 giugno è stato firmato un protocollo d’intesa tra tutte le Forze dell’ordine, la ASL, e la Procura della Repubblica di Lecce al fine di standardizzare le procedure di rilevamento per la Polizia Giudiziaria e personale Sanitario nei casi di Reato di “Omicidio Stradale”, introdotto nel nostro ordinamento Giudiziario con la Legge 41 del 23 marzo 2016.
Siamo moderatamente soddisfatti del fatto che finalmente si muove qualcosa, ma, come al solito, e questo ce ne dispiace, le Associazioni di settore che tutelano le Vittime della Strada non sono state invitate, né tantomeno messe al corrente di tale iniziativa. Al di là di eventuali sterili polemiche, noi affermiamo che finalmente si è iniziato a comprendere che solo una forte sinergia delle forze in campo può veramente operare una efficace prevenzione e repressione per stroncare questa piaga sociale quale la “criminalità stradale” che procura danni in numero di vita umane e con un numero enorme di feriti e che costa alla società quasi il 4% del PIL. Le cifre statistiche sono impressionanti. Quasi quattromila morti e circa trecentomila feriti l’anno, di i cui il 40% con traumi invalidanti gravissimi. Noi siamo stati sempre critici sull’inefficacia delle azioni di prevenzione messe in campo dalle Amministrazioni dello Stato e degli Enti Locali e più volte abbiamo chiesto anche se inascoltati, più sinergia e collaborazione tra le parti. Forse visto che la legge ha introdotto il concetto di responsabilità oggettiva delle amministrazioni quando trattasi di criticità strutturali l’allarme è suonato noi diciamo finalmente.
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