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27 gennaio, 63° anniversario del Giorno della Memoria

Data: 25/01/2008
Categoria: Altre News
Per non dimenticare l'orrore del genocidio nazista. Perchè non si ripeta "mai più": parole gridate troppo spesso invano, secondo Amnesty International.
La Celebrazione del "Giorno della Memoria" in Italia si e' svolta giovedì 24 gennaio al Palazzo del Quirinale, quest'anno dedicata all'epopea dei "Giusti di Italia". Era Presente anche il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero. "La memoria della Shoah, - ha detto - il ricordo di tutte le vittime del genocidio nazista, non puo' che acquistare oggi il significato di una rinnovata battaglia contro ogni forma di razzismo". La presa di posizione di Amnesty International "Quanto avvenuto nei confronti della popolazione europea di origine e cultura ebraica, degli oppositori politici, dei rom e di altre minoranze dagli anni '30 al 1945 è stata la vicenda storica più disumana del XX secolo" - ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. "Nell'anno in cui ricorre il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, è motivo di grande amarezza constatare quanto le parole "mai più" siano state gridate troppo spesso invano: invano, nell'ultimo quarto del secolo scorso, per le popolazioni latinoamericane, per quelle della Cambogia, della Bosnia, del Ruanda, della Repubblica Democratica del Congo; invano, oggi, per le popolazioni di Myanmar, del Darfur e di tanti altri luoghi. Ancora non sono stati sufficientemente messi in atto strumenti internazionali che possano rendere giustizia alle vittime e scardinare la presunzione di impunità da parte di chi si macchia di genocidio o di altri crimini contro l'umanità". La Regione Puglia ha organizzato per il Giorno della Memoria una serie di iniziative in tutta la Puglia. Il programma completo in allegato. Perchè il 27 gennaio Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.


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