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Ragazzi, 1 su 4 è analfabeta in matematica

Data: 11/02/2016
Categoria: Altre News

Il rapporto sull'alfabetizzazione pubblicato da Ocse-Pisa dal titolo Low performing students propone il quadro della situazione in campo nazionale ed europeo e mostra come 1 quindicenne su 4 è analfabeta in matematica

Il Rapporto dal titolo Low performing students, perché restano indietro e come aiutarli, rilasciato mercoledì 10 febbraio da Ocse-Pisa parla chiaro: un quindicenne su 4 è analfabeta. Rispetto al 2003 i dati sono migliorati: allora erano il 32% dei ragazzi a non riuscire a superare il test Pisa di 1° livello in matematica, mentre oggi è il 24,7%, ma comunque la situazione resta molto grave, visto che l'Italia è al terzultimo posto, prima di Grecia e Portogallo.

A peggiorare la situazione vi è lo spettro dell'analfabetismo tecnico: infatti, un ragazzo su 5 non sa leggere ed uno su 6 non ha competenze scientifiche. Questi dati si riferiscono ad una rilevazione avvenuta nel 2012, i prossimi saranno rilasciati a novembre prossimo, quando si pubblicheranno quelli relativi al 2015.

Nel 2012 139.866 erano i ragazzi risultati analfabeti in matematica e 67.285 analfabeti nelle materie oggetto d'esame. Le cause di questo massiccio tasso d'analfabetismo sono, secondo il direttore dell'Educational and Skills dell'Ocse Andreas Schleicher, le più svariate. Non si tratta, secondo Schleicher solo di condizioni di vita disagiate oppure di provenienza familiare, infatti, «Il momento critico in cui si perdono molti ragazzi è il passaggio tra le medie e le superiori. Non c’è orientamento, molti sbagliano e vengono bocciati nel primo anno di superiori, senza contare che la scelta tra istruzione accademica, i licei, e scuole professionali avviene molto presto e in queste ultime spesso si concentrano gli studenti meno motivati con professori che non sono preparati a gestire dal punto di vista pedagogico le difficoltà e i problemi di questi ragazzi».

Scelte sbagliate, demotivazione, bocciature, abbandono sono le cause primarie di un allontanamento dall'istruzione da parte dei ragazzi italiani, ai quali si aggiunge la percentuale di analfabetismo degli immigrati, che giunti in maniera massiccia fra il 2003 e il 2012, sono stati accolti dal nostro paese con un'offerta formativa ed educativa poco efficace. Nel frattempo, da allora, sono stati fatti enormi passi in avanti e si spera che all'interno del prossimo rapporto si avverta un miglioramento significativo.

Per raggiungere risultati migliori è necessario che tutti facciano la loro parte: i genitori dovranno porre maggior attenzione all'andamento scolastico dei loro figli, i presidi dovranno essere motivati e innovativi, gli insegnanti capaci e appassionati. Ad essi si aggiungono i ragazzi che dovranno studiare e comprendere che istruzione e cultura sono gli elementi essenziali non solo per vivere il presente ma soprattutto per affrontare il futuro.



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