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Indagine Istat sull'occupazione, hanno un nuovo lavoro in 135mila

Data: 03/02/2016
Categoria: Altre News

Pubblicata da Istat il 2 febbraio 2016, l'indagine su occupati e disoccupati mostra un quadro che sebbene apparentemente in miglioramento resta molto precario soprattutto per l'universo femminile

Aziende più propense ad assumere a tempo indeterminato, ma con risultati ancora troppo scarsi: è questo ciò che si evince dall'Indagine su occupati e disoccupati diffusa da Istat nella giornata di ieri 02 febbraio 2016. Se effettivamente una predisposizione alle assunzioni esiste, ed è spiegata dall'approvazione del Jobs Act e dalla decontribuzione sulle assunzioni di posti di lavoro a tempo indeterminato, c'è anche da sottolineare come per ora essa resti tale: dal dicembre 2014 al dicembre 2015, infatti, l'occupazione dipendente è aumentata solo dello 0,9% pari a 135mila unità, alla quale si aggiunge una percentuale esigua, corrispondente a 119 mila nuovi posti di lavoro a termine, dati che hanno spinto la soglia degli occupati a 14 milioni e 651mila impiegati. Le occupazioni maggiori si sono registrate fra gli over 50 e gli under 24: fra i primi hanno trovato occupazione 189mila persone, mentre fra i secondi 41mila individui.

A dicembre 2015, però, non si è riscontrato l'aumento sperato, anzi. Il mese di dicembre, come illustrano bene i responsabili Istat, ci si aspettava un maggior impulso all'impiego, che doveva essere il risultato degli effetti della contribuzione più che generosa rispetto al 2014, con uno sgravio ridotto del 60% per due anni: in realtà c'è stato un calo dell'occupazione dello 0,1% pari a 21 mila unità rispetto a novembre, mentre rispetto al dicembre 2014 sono stati assunti 109mila lavoratori in più. 

Guardando ai disoccupati, è evidente come rispetto al 2014 c'è stato un netto calo, corrispondente a 254mila unità, anche se poi, fra novembre e dicembre 2015, quindi nel mese che ha preceduto la chiusura dell'indagine, i disoccupati sono aumentati: sono stati, infatti, 18mila i licenziamenti. Per tutte queste ragioni, il tasso occupazionale resta ancora molto basso: ad oggi, hanno un lavoro il 56% degli individui di età compresa fra 15 e 64 anni, mentre non cercano nessun lavoro il 36,2% dei cittadini italiani, una percentuale pari a 14 milioni di persone.

Meno della metà delle donne di età compresa fra i 15 e i 64 anni ha un lavoro, quindi il 47,1% di persone, contro il 65,9% degli uomini, Alto anche il tasso di inattività, che per le donne è del 46,6% mentre per gli uomini il 25,6%.



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