21,3 miliardi spesi in farmaci nel 2015. Lo dice il rapporto AIFA
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Rilasciati il 27 gennaio 2016, i dati del Rapporto sull'uso dei farmaci relativo ai primi nove mesi del 2015, attraverso il quale è descritto l'uso dei medicinali in Italia, a livello nazionale e regionale

21,3 miliardi di euro, di cui il 76,5% rimborsato dal Servizio Sanitario nazionale sono stati spesi per i farmaci a livello nazionale, sia dagli enti pubblici che dai privati cittadini. La spesa farmaceutica territoriale pubblica, invece, si è attestata a quota 9.727 milioni di euro, pari a circa 159 euro pro capite, con un aumento del +9,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Tale aumento è dovuto principalmente alla crescita del +37,4% della spesa per medicinali di classe A erogati in distribuzione diretta e per conto per l’erogazione attraverso questo canale dei farmaci più costosi; la spesa farmaceutica convenzionata ha, invece, registrato un lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per quanto riguarda il focus sulle diverse realtà regionali, i più alti livelli di consumo in regime di assistenza convenzionata sono stati osservati nel Lazio, in Calabria e in Puglia, mentre i consumi più bassi sono stati riscontrati nella Provincia Autonoma di Bolzano, in Liguria e in Veneto.
Le tre Regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica convenzionata di classe A-SSN più elevata sono state la Campania con 167,5 euro pro capite, la Puglia con 161,6 euro e la Calabria con 158,6 euro; al contrario la Provincia Autonoma di Bolzano, l’Emilia Romagna e la Toscana hanno mostrato la spesa pro capite più bassa, pari rispettivamente a 97,0 euro, 103,0, euro e 108,0 euro; tali valori si assestano ben al di sotto della media nazionale di 134,4 euro.
I farmaci antineoplastici e immunomodulatori si confermano anche nel 2015 la prima categoria a maggior spesa pubblica, mentre i farmaci del sistema cardiovascolare vengono superati nella spesa dai farmaci antimicrobici.
Lo scenario offerto deriva dalla lettura delle informazioni raccolte attraverso diversi flussi informativi, consentendo la ricomposizione dei consumi e dell’assistenza farmaceutica in Italia. In particolare, il database OsMed Health DB ha consentito di analizzare l’appropriatezza d’uso dei farmaci in un campione di 35 milioni di assistibili, che rappresenta quasi il 60% dell’intera popolazione italiana. Tale numero è in crescita, basti pensare che nel 2014 il numero di assistibili era pari a 30 milioni e nel Rapporto relativo all’intero anno 2015 ci si aspetta un campione ancora più numeroso rispetto a quello utilizzato per l’analisi del Rapporto pubblicato il 27 gennaio. Ciò apre la strada a nuove analisi, ancora più accurate, e consente un monitoraggio dell’assistenza farmaceutica e dell’appropriatezza d’uso dei medicinali, sempre più puntuale e rispondente alle esigenze programmatorie delle Regioni e decisionali dei medici.
I dati presentati nel Rapporto dei primi nove mesi, sebbene preliminari, forniscono un orientamento dei consumi e della spesa farmaceutica italiana, che sarà, poi, consolidato con la prossima pubblicazione del Rapporto annuale.
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