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E tu slegalo subito

Data: 21/01/2016
Categoria: Altre News

Si chiama E tu slegalo subito la campagna nazionale promossa dal Forum della Salute Mentale contro la contenzione dei malati tramite legacci, pratica che viola e nega i diritti umani

E tu slegalo subito: era così che Franco Basaglia, neurologo e psichiatra italiano morto negli anni '80, rispondeva a chiunque gli chiedeva come doveva comportarsi dinanzi ad un paziente malato e ad una pratica lesiva per la dignità umana.

Ispirandosi alle parole di Basaglia, il Forum della Salute Mentale, assieme a numerose altre associazioni, ha presentato nel pomeriggio di oggi, 21 gennaio 2016, una campagna nazionale contro qualsiasi pratica di contenzione, sia essa messa in atto con legacci, cinghie o fasce, negli istituti psichiatrici ma anche nelle case di cura per anziani, negli istituti per disabili, tossicodipendenti o minori, nelle Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza come negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, nelle carceri e nei Centri di Identificazione ed Espulsione, la quale ha ricevuto simbolicamente il nome di E tu slegalo.

Il portavoce del Forum di Salute Mentale, Vito d'Anza ha posto all'attenzione la disumanità della pratica del contenimento a mezzo legacci, tutt'oggi in uso, che «riduce il paziente ad un oggetto». L'obbiettivo della campagna è di riuscire ad ottenere l'istituzione di una commissione parlamentare di indagini che abolisca definitivamente la contenzione meccanica.

Nomi come quello di Francesco Mastrogiovanni, morto nel 2009 a 58 anni all'interno del servizio psichiatrico di Vallo della Lucania, dopo esser stato legato 4 giorni, o quello di Giuseppe Casu, di 60 anni, rimasto legato a letto per una settimana, non rappresentano dei casi eccezionali, ma solo quelli che sono riusciti a sfuggire al silenzio. Proprio per questa ragione il Forum della Salute Mentale chiede al Ministero della Salute l'obbligo di report mensili, prodotti dalle Regioni, di ciò che accade negli istituti.

La campagna intende dare voce non solo ai familiari dei pazienti ed ai pazienti stessi, ma anche ai medici e agli infermieri che possono contrastare per primi l'uso di questa pratica. Oltre a chiedere un monitoraggio accessibile e controllato, il Forum, quindi, è pronto a sostenere tutti coloro che vorranno sporgere denuncia per aver subito la contenzione o gli operatori che si opporranno a praticarla. Si può aderire all'iniziativa anche attraverso Facebook.



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