Italiani e lettura, ritorno di fiamma
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Un ritorno alla lettura. È questo che si evince dai dati raccolti dall'Associazione Italiana Editori durante tutto il 2015. Ad essere prediletti dagli abitanti della penisola i libri elettronici più che quelli su carta stampata, ma è un buon inizio

Dopo anni di declino e di abbandono della lettura, sembra esserci nel settore una leggera ripresa: a dirlo Federico Motta, presidente dell'Associazione Italiana Editori, AIE, che a metà gennaio lancia sul Sole24 i dati Istat sulla lettura che confermano per il 2015 un +1,7%, rispetto all'anno precedente.
Una notizia che viene accolta con sollievo da Federico Motta il quale sottolinea che «Questo ci sprona ancor di più a contribuire in ogni modo per invertire la tendenza: si può fare qualcosa, non è lecito arrendersi e se si agisce insieme, in una logica di sistema, i risultati arrivano».
I dati Istat sulla lettura riferiti al 2015 confermano che oggi almeno un libro cartaceo all'anno viene letto dal 42% degli italiani con età superiore ai 6 anni. Rispetto al 2014, quando a leggere un libro all'anno era il 41,4% degli italiani, c'è uno 0,6% in più, pari a circa 412mila lettori. Le evidenze riportate da Istat suggeriscono anche altro: 4.687 milioni di italiani hanno letto durante il 2015 e-book o libri online; come sostiene Motta è un vero peccato non poter incrociare i dati dei lettori di cartaceo con quelli degli utenti che preferiscono il digitale, ma i dati nel loro complesso risultano comunque molto interessanti.
In particolar modo, significativa appare la presenza di un 6% di italiani che pur dichiarando di non avere libri in casa sostiene di aver letto libri in digitale: questo dato sottolinea come ci sia un ritrovato interesse verso la lettura e la cultura, un fattore importantissimo sul quale lavorare per coinvolgere anche le nuove generazioni verso un campo, quello dell'editoria e della lettura, che per secoli ha generato intelligenze, sogni, desideri, avventure.
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