Giornata Mondiale del Migrante
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27 mila parrocchie italiane celebreranno il 17 gennaio la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. All'Angelus del Papa previst 6 mila migranti distribuiti nelle 17 diocesi del Lazio che li hanno accolti

6 mila persone provenienti da oltre 30 nazioni sparse per il mondo saranno domenica 17 gennaio 2016 in piazza San Pietro ad ascoltare l'Angelus del pontefice, Papa Francesco, e celebrare insieme al santo Padre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.
Una moltitudine di gente con etnie, culture, religioni diverse assisterà prima all'Angelus e poi alla Santa Messa che si celebrerà nella Basilica di S. Pietro, non prima di aver varcato la Porta Santa. Alla Messa, presieduta dal Cardinal Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, parteciperanno anche 200 richiedenti asilo del Cara di Castelnuovo di Porto, che condurranno le bandiere delle nazionalità presenti al centro.
Ai piedi dell’altare della basilica si ergerà la Croce di Lampedusa per rammentare gli orrendi e tragici viaggi che i migranti sono costretti ad affrontare, e che sono costati a 2.900 adulti ed 800 bambini la vita. Durante la celebrazione dell'Eucarestia saranno utilizzate le ostie prodotte dai detenuti del carcere di Opera, che hanno condotto un laboratorio all'interno della casa circondariale.
Saranno 27 mila le parrocchie che celebreranno in contemporanea la Giornata Mondiale del Migrante. Per il 2016 il titolo che si è voluto dare alla giornata è In cammino con i migranti: gesti di accoglienza e di misericordia, che riassume perfettamente l'intento che il pontefice ha voluto imprimere alla giornata «L’esperienza cristiana viene vista come cammino, non quindi una staticità, una visione di comunione dinamica. In questo contesto bisogna porre in essere dei gesti di accoglienza e di misericordia, due aspetti che qualificano l’attuale momento storico, ed in particolare il Giubileo della Misericordia» spiega monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della fondazione Migrantes.
L'accoglienza richiama all'amore di Dio, che scuote le coscienze e non può lasciare indifferenti, perché, spiega Di Tora l'indifferenza «diventa complicità nel dramma di chi fugge dalla morte, dalla miseria, dalla guerra, e concretamente porta a cercare, scoprire, inventare vie nuove di misericordia corporale e spirituale, sulla scia continuativa del Giubileo del 2000, in cui Papa Giovanni Paolo II aveva parlato di “fantasia della carità”».
Tra gli eventi previsti in occasione della Giornata, ci sarà l’incontro tra Padre Adolfo Nicolàs, superiore generale della Compagnia di Gesù, e i rifugiati e i volontari del centro Astalli di Roma. L’evento pubblico si terrà giovedì 14 gennaio.
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