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Una guida per i minori stranieri non accompagnati

Data: 08/01/2016
Categoria: Altre News

Il ministero dell'Interno realizza una guida informativa, in sei diverse lingue. Lo scopo è quello di chiarire le procedure per richiedere protezione ed accoglienza 

Un dépliant in sei lingue capace di chiarire ed informare sulle procedure necessarie per richiedere protezione internazionale in Italia: è questo che il Ministero dell'Interno, coofinanziato dall'Unione Europea, ha voluto realizzare per sostenere i ragazzi stranieri soli che raggiungono il nostro paese. Non tutti gli immigrati più giovani, infatti, fanno questa richiesta, non perchè non abbiano bisogno di essere protetti, quanto piuttosto perché ciascuno ha alle sue spalle un vissuto differente.

All'interno del dépliant è quindi spiegata l'importanza del colloquio fra il minore ed il suo tutore, l'importanza del racconto della propria storia, perché solo attraverso la conoscenza del background del giovane è possibile comprendere quali siano le migliori soluzioni per costruire assieme a lui un percorso di vita migliore. Questo vale soprattutto quando il fanciullo o il ragazzo proviene da un paese in guerra, o che vive una qualche situazione di violenza o di privazione dei diritti: in tutti questi casi è indispensabile il dialogo con il tutore o l'operatore legale che può, meglio di chiunque altro, spiegare se è il caso di chiedere la protezione internazionale.
La guida sviscera anche quello che sarà il primo periodo di vita del minore che prevede lo spostamento in una struttura dedicata all'interno della quale, oltre agli operatori idonei a prendersene cura, ci saranno anche un interprete, un legale, uno psicologo, un medico ed un assistente sociale, ovvero tutte quelle figure chiavi necessarie ad accompagnarlo e a costruire assieme a lui quella stabilità di cui ha bisogno. 
I minori che intendono richiedere la protezione internazionale affronteranno un'intervista presso le Commissioni Territoriali, durante la quale l'interprete deve tradurre esattamente ciò che dice il richiedente. All'intervista prenderanno parte quindi oltre al minore e all'interprete, anche una persona interna alla Commissione e uno degli esperti che ha già avuto contatti con il minore stesso. Qualora il giovane immigrato fosse una bambina o una ragazza può fare richiesta ottenendo che l'intervistratrice sia una donna. 
Il racconto che vien fuori dall'intervista è riportato in un verbale e riletto al minore attraverso l'interprete. A quel punto il miore dovrà firmare il documento per confermarne la veridicità.
La guida è attualmente disponibile in italiano, inglese, francese, arabo, tigrino e somalo, scaricabile dal portale ufficiale del Ministero dell'Interno.


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