19° Giornata nazionale della colletta alimentare

135.000 volontari e 11.000 supermercati saranno protagonisti, assieme a tutti coloro che vorranno contribuire con un piccolo gesto di solidarietà, della 19° Giornata nazionale della colletta alimentare organizzata dal Banco Alimentare, che ricorrerà domani 28 novembre 2015, la quale porterà sollievo a circa 1 milione e 560 mila persone, di cui 135.000 bambini che hanno meno di 5 anni, che vivono in condizione di disagio sociale in Italia. 

Questi sono i numeri rilevati della fame e delle condizioni di vita al limite della sopravvivenza in Italia, che contrastano con lo spreco ed il consumo spesso sconsiderato, che sempre nella penisola contribuisce alla produzione di rifiuti alimentari.

Lo spreco di cibo in Italia è misurato in 5,6 milioni di tonnellate, cibo prodotto in eccedenza che corrisponde, in denaro a 210 euro pro-capite all'anno. A dirlo il Politecnico di Milano e la Fondazione Banco alimentare, che, a seguito di un'indagine condotta in partnership, hanno misurato quanto cibo va a finire fra i rifiuti nella penisola.

La maggior parte del cibo che finisce fra i rifiuti è quello prodotto in eccedenza dalle aziende, il 53%, ma il 47% è gettato via dal consumatore finale. In realtà, rispetto al 2011 gli italiani si stanno mostrando più sensibili: il 9% delle eccedenze oggi vengono recuperate per essere ridistribuite a chi ne ha biasogno, rispetto appunto a quattro anni fa quando ad essere ridistribuite erano solo il 7,5% delle risorse, ma ovviamente, non è ancora abbastanza.

La giornata a favore della colletta alimentare vuole quindi innanzitutto essere un sostegno per gli 8.100 centri che giornalmente accolgono chi ha bisogno, fornendo cibo a chi non ne ha, ma intende anche spingere alla riflessione ed essere un momento di educazione al consumo più consapevole che cerchi di porsi nell'ottica della lotta allo spreco alimentare. 

La lotta condotta dal Banco Alimentare giornalmente deve divenire la lotta di tutti: 4 milioni sono le persone in Italia a soffrire la fame, numeri che il pontefice Papa Francesco, durante l'udienza dedicata alla rete del Banco Alimentare, ha definito «uno scandalo che minaccia la vita e la dignità delle persone».

Tutti gli alimenti che saranno raccolti dal Banco Alimentare nella giornata del 28 novembre andranno ad integrare le 75 mila tonnellate già distribuite durante il 2015: tutti possono fare qualcosa, come ha sottolineato il Papa «qualcosa di umile, e che ha anche la forza di un miracolo. Prima di tutto possiamo educarci all’umanità, e a riconoscere l’umanità presente in ogni persona, bisognosa di tutto».