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Unicef lancia Indigniamoci per i diritti dei migranti bambini

Data: 17/11/2015
Categoria: Altre News

Gli ultimi dati dell'emigrazione in Italia sono in calo, ma il numero dei bambini che perdono la vita durante le traversate del mediterraneo resta comunque altissimo. Unicef Italia, in vista della Giornata dell'Infanzia lancia Indigniamoci

In calo gli emigrati in Italia: dal primo gennaio 2015 al 16 novembre sono approdati sulla penisola in 143.533, circa l'8,8% in meno rispetto ai dati riferiti allo stesso periodo del 2014.

La maggior parte degli sbarchi si è concentrata tra maggio e agosto ed ha interessato soprattutto i porti di Lampedusa e Agusta. Tra le nazionalità migranti al primo posto troviamo l’Eritrea, seguita dalla Nigeria, la Somalia, il Sudan e la Siria. Rispetto alle regioni interessate alle migrazioni per distribuzione vi sono la Lombardia, la Sicilia, il Lazio, il Veneto e il Piemonte.

Non si possono considerare gli sbarchi senza tener conto delle morti avvenute durante le traversate: tanti esseri umani, seguendo la speranza di una vita migliore hanno infatti perso la vita, e molti di loro erano bambini. In vista della Giornata internazionale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza, Unicef fa sapere che nel 2015 sono morti 700 bambini cercando di attraversare il Mediterraneo. Numeri terribili ed allarmanti - che tra l'altro si riferiscono al solo periodo compreso fra gennaio e settembre - quelli diffusi da Unicef Italia che, a tal proposito lancia la petizione 'Indigniamoci' per garantire i diritti dei bambini in pericolo. 

Giacomo Guerrera, Presidente di Unicef Italia ha sottolineato come «Questi bambini, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro». Per questa ragione si è pensato di dar vita alla petizione Indigniamoci, sottoscrivibile alla pagina ufficiale dedicata, che è inserita nella campagna “Bambini in pericolo”, la quale si concluderà a Natale.

Unicef vuole chiedere attraverso questa petizione al governo italiano di garantire il rispetto del superiore interesse e dell’ascolto dei bambini e degli adolescenti, strutture di accoglienza dedicate e accesso ai servizi di prima necessità senza discriminazione alcuna, protezione da violenze, abusi e sfruttamento, certezza che nessun bambino e adolescente sia detenuto a causa del suo status legale o di quello dei sui genitori, l’unità familiare, viaggi sicuri e visti umanitari per i bambini e le proprie famiglie, l’intensificazione delle operazioni di ricerca e salvataggio, maggiori fondi per i bambini migranti e rifugiati in Europa, un impegno ad affrontare le cause della migrazione alla radice, intervenendo nei paesi d’origine. Le richieste che compongono la petizione, e le firme di coloro che vorranno sottoscriverle, saranno presentate al Presidente del Consiglio Matteo Renzi il 25 dicembre 2015, affinché il giorno di Natale possa segnare per tutti i bambini in pericolo un nuovo inizio, in cui non ci sia più paura, dolore, fame e morte.



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