#Domenicadelladisobbedienza, disobbedire all'ingiustizia
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E' la disobbedienza di un popolo contro una legge ingiusta. Il CSV Salento ha partecipato al lungo corteo di sensibilizzazione che ha percorso il Nord Salento dalle prime ore del pomeriggio sino a sera

Il 18 ottobre 2015 sarà ricordato nel Salento e in Italia come la #domenicadelladisobbedienza, una giornata unica durante la quale centinaia di uomini e donne delle province di Lecce e Brindisi hanno deciso di piantare alberi di ulivo, disobbedendo al divieto nazionale ed europeo del reimpianto di specie ritenute infette da xylella fastidiosa.
Un disobbedisco che nasce sul web dall'idea di una donna di squinzano, Giuliana Mastroleo, la quale ha voluto indire la #domenicadelladisobbedienza sostenendo il diritto di tutelare e difendere gli ulivi salentini, che a partire dallo scorso 12 ottobre hanno cominciato a cadere uno ad uno sotto i colpi delle motoseghe: disobbedire reimpiantando ulivi è il modo più pacifico e civile di far sentire il proprio no, facendo leva sul dovere di salvaguardare il proprio territorio e difendere il bene più grande del Salento, qual è appunto l'albero d'ulivo.
In mattinata centinaia e centinaia sono stale le foto di uomini, donne e bambini ripresi nell'atto di piantare un albero, mani che, in ricordo del sudore dei loro padri e dei loro nonni, hanno ripreso in mano zappa e piccone ed hanno scavato una buca che avrebbe accolto un ulivo dando continuità ad una tradizione, ad una cultura, ad una storia. Quella del Salento.
Il pomeriggio la disobbedienza si è incolonnata in un corteo, una lunga fila di auto che partita da Lecce ha proseguito nei comuni di Trepuzzi, Squinzano, Campi Salentina, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, per concludersi a Torchiarolo. Il corteo di auto ha voluto toccare tutti i comuni interessati dai tagli con l'intento di sensibilizzare i cittadini su qual è la situazione e su ciò che si può fare.
L'intento della giornata resta comunque racchiusa nelle parole del referente Ambiente del Forum Terzo Settore di Lecce, nonché presidente del Centro Servizi Volontariato Salento, Luigi Russo, il quale ha affermato: «C'era un sacerdote nel '64, Don Milani, il quale diceva l'obbedienza non è più una virtù, non è una virtù l'obbedienza nei confronti delle leggi ingiuste. Cos'è una legge che dice uccidi il tuo territorio, che dice uccidi i tuoi alberi senza dare una ragione scientifica se non una legge ingiusta?».
È per questo che il 18 ottobre 2015 sarà ricordato come la domenica delle giusta disobbedienza, della disobbedienza civile, della rinascita di un senso civico nuovo: quello che tutela il bene comune.
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