Gelli sulla riforma del Terzo Settore: il rischio è lo snaturamento
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L'onorevole Federico Gelli, presidente di Cesvot interviene sulla Riforma del Terzo settore, impresa sociale e servizio civile. Il 2 ottobre a Firenze volontari e politici a confronto

Il deputato Pd e presidente del Cesvot Federico Gelli, in attesa di A che punto siamo?, l'iniziativa che Cesvot ha organizzato per il prossimo 2 ottobre a Firenze, per fare il punto sulla Riforma del Terzo settore, chiarisce il suo punto di vista, e si dice preoccupato perché «Gli emendamenti presentati al Senato, a partire da quelli del relatore in Commissione Affari Costituzionali sen. Lepri, presentano una totale riscrittura di alcuni articoli. Ciò apre la strada ad un rimpallo senza fine fra le due Camere».
Inoltre, pensando al futuro dei Centri di Servizio per il Volontariato, Gelli continua sostenendo che «si delinea uno snaturamento del loro ruolo pubblico ed imparziale. Immaginare più Centri sul territorio, in competizione fra loro, significa aumentare le spese di gestione e mandare in fumo quella gestione collegiale e trasversale che la Toscana, ad esempio, ha garantito fin dall’istituzione di Cesvot. E ancora. Negli emendamenti presentati leggiamo il divieto di erogazioni alle associazioni. Quindi non si potranno più bandire concorsi per il finanziamento dei progetti del volontariato. Mi pare troppo e non ne capiamo il senso.»
Da un anno il ddl è in Parlamento e se arrivasse al Senato rischierebbe comunque di impantanarsi, visto che qui sono stati presentati oltre 700 emendamenti. Si prospetta, quindi, un allungamento dei tempi ed uno stravolgimento della proposta originaria che fu condivisa e discussa in tutti i principali luoghi di rappresentanza del Terzo settore ed arricchita da una consultazione online a cui contribuirono 1016 soggetti.
Soprattutto di questo si parlerà il 2 ottobre a Firenze, all'interno dell'iniziativa A che punto siamo? alla quale interverranno Luigi Bobba sottosegretario Ministero del Lavoro, Donata Lenzi deputata e relatrice alla Camera della riforma del Terzo settore, Edoardo Patriarca deputato e presidente Cnv, Stefano Tabò presidente Csvnet, Fabrizio Pregliasco presidente Anpas, Roberto Trucchi presidente Confederazione nazionale Misericordie, Maurizio Mumolo consigliere nazionale Arci, Vincenzo Saturni presidente di Avis nazionale,Armando Zappolini presidente Cnca e Maurizio Gubbiotti presidente di Legambiente.
"Saranno presenti a Firenze - dice Luigi Russo consigliere nazionale di CSV Net e presidente di CSV Salento - moltissimi responsabili dei CSV Italiani, che avvieranno di fatto un sorta di presidio permanente su questo tema della Riforma: la mobilitazione si protrarrà fino a quando non sarà concluso l'iter delle leggi delega, per evitare che logiche estranee agli interessi del volontariato italiano possano prevalere. Di fatto quello che bisogna difendere è l'autonomia gestionale dei CSV da parte delle organizzazioni di volontariato, la territorialità contro ogni logica di accentramento sovraprovinciale o regionale, la stabilità ed equa distribuzione delle risorse delle Fondazioni".
il programma del seminario del 2 ottobre a Firenze è disponibile cliccando qui.
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