Pubblicata la legge sull'agricoltura sociale
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La nuova legge sull’agricoltura sociale promuove l'aspetto multifunzionale delle imprese agricole, alle quali si riconoscono attività socio-sanitarie, lavorative ed educative

L'agricoltura sociale diventa protagonista di una legge, la 114/2015, che entrerà in vigore il 23 settembre 2015, attraverso la quale il legislatore intende stabilire le regole base per chi opera all'interno di questo settore, ed aprire le porta a diverse attività anche non strettamente connesse con il lavoro nei campi.
Innanzitutto, il legislatore precisa che l'agricoltura sociale deve essere considerata un'attività multifunzionale, in cui le parole d'ordine sono inclusione e sostenibilità. Come è stato sottolineato nella norma, infatti, questa legge non ha lo scopo di presentare una nuova attività, ma di regolamentare ciò che gli imprenditori più coscienziosi hanno costruito negli ultimi decenni. L'agricoltura sociale può essere svolta da cooperative sociali, da imprenditori singoli o associati, oppure in collaborazione con associazioni sociali o organizzazioni di produttori.
I progetti, i servizi e le attività che questi soggetti sono chiamati ad eseguire all'interno dell'agricoltura sociale riguardano per lo più: l’inserimento di persone disabili, di lavoratori svantaggiati, o anche di minorenni in età lavorativa che fanno già parte di progetti di riabilitazione; attività rivolte alle comunità locali; servizi che mirano, attraverso l’ausilio di animali allevati e coltivazione di piante, a coadiuvare terapie mediche, psicologiche e riabilitative; progetti che abbiano come fine la salvaguardia della biodiversità, o la valorizzazione del territorio attraverso la costituzione di fattorie sociali e didattiche, o ancora iniziative di accoglienza per bambini in età prescolare.
Le Regioni possono promuovere una serie di possibili interventi di sostegno, fra i quali ricordiamo la possibilità di concedere la priorità ai prodotti da agricoltura sociale nella fornitura di mense scolastiche e ospedaliere, oppure quella accordata per la vendita o la locazione dei terreni demaniali.
Attraverso le legge per l'agricoltura sociale il legislatore non solo intende regolarizzare quanti già hanno messo in atto le attività contemplate dalla legge, ma agevolare anche la formazione di nuove figure professionali che possano operare nel campo dell'agricoltura sociale, mostrando di considerare l'agricoltura, oggi, come l'ago della bilancia per dar vita ad nuova economia e ad un vivere comune più sostenibile per tutti.
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