Completate la ciclovia dell'acquedotto!
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Anche Fiab Lecce sostiene la petizione lanciata da Bikeitalia per chiedere il completamento della Ciclovia dell'Acquedotto pugliese

"Un'opera in grado di fare impallididre la ciclovia del Danubio e quelle della Loira messe assieme". E' quanto sostiene Bikeitalia, promotore della petizione Completate la Ciclovia dell'Acquedotto, lanciata su change.org circa una settimana fa e che sta riscuotendo molto sostegno fra tutti coloro che amano la natura, lo sviluppo sostenibe e le due ruote. Il progetto della Ciclovia è per ora in gran parte sulla carta. Unico tratto realizzato è quello fra Ceglie Messapica e Figazzano, lungo 10 km. Ma il lungo tratto dell'Acquedotto pugliese, secondo i promotori e i sostenitori del progetto (più di quaranta fra associazioni e imprese) ha un enorme potenziale in termini di sviluppo economico e turistico. L'Acquedotto Pugliese, si legge nella petizione, sfruttando la forza di gravità lungo tutta la sua condotta storica grazie a gallerie, trincee e ponti canale e si presenta come un gigantesco fiume nascosto che scorre in leggera pendenza per circa 450 km dalle fonti del massiccio del Cervialto, in Irpinia, fino a Santa Maria di Leuca in Salento. Il leggero dislivello del percorso dell’Acquedotto, combinato con le condizioni climatiche eccezionali, può rappresentare un vantaggio competitivo straordinario se sfruttato opportunamente. I fiumi del nord Europa vengono da tempo utilizzati per attrarre milioni di turisti in bicicletta con questi risultati: I 300 km della ciclovia del Danubio che attraversano l’Austria generano ogni anno 71,8 milioni di euro di indotto per il tessuto economico locale. Ogni km della ciclovia della Loira genera ogni anno 37 mila euro di di indotto per l’economia locale. I 10 km di pista ciclabile realizzati in valle d'Itria hanno materializzato l'enorme potenziale che avrebbe il completamento di questa opera: si moltiplicherebbero gli impatti sociali ed economici di una già fondamentale infrastruttura strategica, si favorirebbero la microimprenditorialità, la redistribuzione economica su tutto il territorio e la destagionalizzazione del turismo anche in zone lontane dal mare. Un'opera unica, per l'acquedotto più grande d'Europa, che se venisse realizzata consentirebbe di attraversare il tacco d'Italia interamente in bicicletta partendo dalle sorgenti di Caposele, in Irpinia per arrivare dopo 450 km alla punta estrema dello Stivale, Santa Maria di Leuca, de finibus terrae.
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