Cerca nel sito:  

CSVnet e la riforma per i Centri di Servizio al Volontariato

Data: 17/06/2015
Categoria: News dal Csvnet

Dopo l'audizione in Commissione Affari Costituzionale del 16 giugno, CSVnet rende nota una idea di riforma dei CSV. Luigi Russo: "Riforma sì, ma niente colpi di testa"

Il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato che rappresenta 72 sui 74 centri italiani, è stato audito il 16 giugno dalla I Commissione Affari Costituzionale del Senato dove è si sta esaminando il DDL delega per la Riforma del Terzo Settore. A seguito dell'incontro, in un comunicato CSVnet intende sottolineare le proposte di riforma dei CSV. "Occorre definire una volta per tutte  - si legge ne comunicato - quali sono i nodi da sciogliere e le problematiche da affrontare. Concentrarsi sulle buone prassi e i significativi risultati acquisiti dai CSV in questi anni fa sì che essi stessi suggeriscano le soluzioni". Evitare la concorrenza è fra le priorità della proposta di CSVnet : "I Centri di Servizio hanno messo insieme organizzazioni grandi e piccole con diverse esperienze e sensibilità; tale pluralità è fondamentale. Per questo ci preoccupano proposte come quella di introdurre i voucher per la fornitura dei servizi; lo strumento del voucher induce inevitabilmente ad un rapporto concorrenziale tra CSV totalmente contrario alla logica di collaborazione e cooperazione fra territori che CSVnet ha sempre promosso. Il volontariato dà il meglio non quando è messo in concorrenza ma se è spronato ad operare per il bene comune in modo coeso e partecipato". E' importante sottilinea ancora il comunicato di CSVnet mantenere la territorialià dei CSV in quanto essa è uno degli elementi fondamentali di queste realtà, a tal proposito , si legge ancora "la Riforma dovrebbe darci l'occasione per assicurare una distribuzione equa delle risorse su tutto il territorio nazionale". Altro elemento chiave della riforma deve poi riguardare la governance dei CSV " siamo sempre più convinti che il ruolo del volontariato sia essenziale non solo per la promozione ma anche nella gestione dei CSV: nel testo del DDL licenziato dalla Camera di questo aspetto non c’è traccia. Un ulteriore elemento per noi fondamentale è la logica di sistema, una parola che per la prima volta nella legislazione sul volontariato compare associata ai Centri di Servizio; il riconoscimento normativo di un organo nazionale come CSVnet non significa omologare l’intervento che si fa sul territorio ma riconoscere la rete dei CSV come struttura in grado di darsi obiettivi e dotarsi di strumenti di cooperazione che realizzino economie di scala. I CSV sono strumento non fine. Ma come strumento non possono essere concepiti alla stregua di un contenitore da riempire e occupare indifferentemente; la loro presenza trova origine forza e prospettiva se ancorata al movimento del volontariato italiano di cui sono oltre che mezzo, soprattutto espressione". A conclusione dell'audizione CSVnet ha consegnato il docmento "I CSV nel progetto di riforma del Terzo settore" e il conseguente emendamento al testo del DDL nella versione approvata alla Camera dei Deputati. Fonte: www.csvnet.it

"In riferimento alla discussione in atto - dice il presidente del CSV Salento Luigi Russo, membro del direttivo CSVnet - ribadisco che ogni ipotesi di riforma non può prescindere dalla straordinaria storia della presenza e dell'azione dei CSV italiani, che nascono territoriali (in Puglia 'provinciali' in altre territori 'regionali') e si dotano successivamente di un agile coordinamento nazionale per migliorare la qualità della loro azione e per avere un efficiente organismo cui delegare di volta in volta funzioni di rappresentanza con gli organismi di riferimento nazionali (Fondazioni, Governo, ecc) e internazionali. Va bene, dunque, che si continui ad accrescere questa logica di sistema, ma a nessuno venga in mente, se non si vuole disintegrare il sistema piuttosto che rafforzarlo, di costituire un organismo di governo nazionale dei CSV con fantascientifiche ipotesi di cedimenti di sovranità, nella logica dell'accentramento antidemocratico malattia molto diffusa nel nostro paese. In realtà non abbiamo bisogno di un 'super centro nazionale', ma di un organismo di coordinamento concentrato sul consolidamento dei CSV territoriali, che sono e saranno la vera forza del volontariato italiano, principale motore di sviluppo in questi ultimi anni nei territori del principio di sussidiarietà".



Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.