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Per una cultura delle differenze

Data: 18/05/2015
Categoria: News CSV Salento

Il presidente del CSV Salento interviene sul grave episodio omofobo del commerciante leccese

Quello che è accaduto domenica 17 maggio a Lecce durante la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, è un episodio grave, sebbene isolato. Il cartello esposto da un commerciante nel pieno centro della città, con il quale si invitavano i genitori a tenere lontani i propri figli dai gay, proprio mentre Lecce si colorava con attività di sensibilizzazione del rainbowday,  denuncia una situazione di fatto: tanta strada è stata fatta ma tanta ancora bisogna percorrerne nella direzione della cultura del rispetto, dell’accoglienza e della valorizzazione delle differenze. In questi ultimi cinque anni, una fetta importante di volontari e cittadini attivi ha rivolto la propria attenzione e il proprio impegno alla difesa dei diritti civili e delle pari opportunità. Sono tante le associazioni nate con la finalità di diffondere la conoscenza dei diritti della persona, della civile convivenza, perché solo attraverso la conoscenza e l’informazione corretta si possono abbattere i muri alzati dai pregiudizi, dagli stereotipi, dalle paure e dalle “fobie”. Durante tutto l’anno, e non solo il 17 maggio, data importante che ricorda la decisione presa 25 anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di derubricare l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, le associazioni incontrano i cittadini, i giovani nelle scuole, le Istituzioni per raccontare il disagio e la sofferenza causate dal rifiuto e dalla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e per educare, con l’aiuto di esperti, al rispetto di tutte le persone e di tutte le soggettività.

Solo due giorni fa, per la quinta edizione di “Liberiamo le Differenze” organizzata dall’associazione Agedo Lecce, in collaborazione con il CSV Salento, 300 studenti di alcuni Istituti salentini si sono confrontati sui temi dell’omosessualità, dell’affettività, dell’affermazione del se’ e dell’omogenitorialità.  La scuola è infatti il luogo dove ragazzi e ragazze trascorrono la gran parte del proprio tempo e dove, spesso, si consumano violenti atti di intolleranza e bullismo. Partire dalla scuola significa contribuire a rifondare una cultura delle differenze. Allora, al commerciante di Lecce e a tutti coloro che ignorano la bellezza e la ricchezza delle differenze diciamo che continueremo a lavorare ancora e di più per abbattere le discriminazioni, le violenze verbali, fisiche e psicologiche, che offendono la libertà di ognuno di noi, minacciano la nostra democrazia e rompono quei legami sociali che sono il tessuto connettivo delle società più evolute e inclusive.



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