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La Puglia che Partecipa

Data: 10/04/2015
Categoria: News CSV Salento

Sono tante le associazioni, i comitati e i semplici cittadini che partecipano attivamente alla vita delle comunità per favorire il benessere del territorio, grazie al principio di sussidiarietà

Sembra che in Puglia, nel nostro Salento, ci sia un risveglio della coscienza civica. A ben guardare, da un po' di tempo a questa parte sono sempre di più le associazioni, i comitati che nascono proprio per rivendicare il diritto di partecipare attivamente alla vita della comunità per favorire il benessere del territorio, per non lasciare che le decisioni, quelle importanti vengano prese ancora una volta sopra la testa dei cittadini. E sono tantissimi anche i semplici cittadini che si muovono spinti dalla passione per una causa, dall'amore per la loro terra. Quello della partecipazione, della messa in atto degli strumenti propri della democrazia partecipata è un tema caro al Csv Salento che da oltre un anno sta sperimentado i cantieri per la sussidiarietà, cercando proprio di mettere in pratica il principio di sussidiarieta facendo incontrare fisicamente, intorno ad un forum di discussione aperto, cittadini, associazioni, istituzioni e esperti. In queste peregrinazioni su e giù per il Salento il Csv ha incontrato oltre 10.000 persone. Lavorando per più di un anno ininterrottamente si è diffusa informazione corretta e formazione tra i cittadini, tanto che nell’affrontare un problema grave per la nostra provincia come il disseccamento rapido degli ulivi, un intero popolo ha urlato a gran voce l’importanza di un protagonismo non più rinviabile né delegabile, un protagonismo di massa che ha riempito Piazza Sant’Oronzo lo scorso 29 Marzo: “Il 29 marzo si è fermato un popolo”, lo afferma Luigi Russo, presidente del CSV Salento e instancabile motore dei cantieri per la sussidierietà: “ne sono convinto, perchè c'è bisogno della partecipazione dei cittadini alla vita politica, alla vita pubblica, soprattuto in temi che riguardano salute e ambiente perchè questi non sono affrontati in maniera adeguata dalle nostre amministrazioni. Questo popolo, prosegue Russo, non ha intenzione di mollare, non si spaventa dei colpi che subisce, continuerà a farsi sentire perchè portqtore di cambiamento. Il popolo conosce bene il significato di partecipazione, di sussidiarietàe intende praticarlo fino in fondo”. Ma la manifestazione è stata un'occasione, un momento per chiamare a raccolta i tanti cittadini che già si stanno muovendo per salvare gli ulivi che già sono riuniti in associazioni o comitati e lottano contro il tempo per fermare il possibile disastro, anche attraverso la firma della petizione “Aiutaci a salvare gli ulivi”. Nel Salento sono molte le petizioni lanciate da organizzazioni di volontariato o da comitati cittadini come ad esempio: la petizione contro le trivellazioni, quella lanciata dall’associazione “Codici”, per evitare che si innalzino i limiti di legge per i campi elettromagnetici, quella del Comitato No 275 contro la costruzione della strada a 4 corsie che va da Montesano a Leuca. Dalle petizioni si comprende bene come il nostro territorio rischia sempre più di perdere quella vocazione turistico agricola che dovrebbe essere il fato che illumina il nostro cammino. Lo sanno bene tutte quelle realtà associative che si riuniscono nel Comitato No tap, che si oppone, anche con petizioni on line, all’arrivo del Gasdotto Tap a Melendugno e che combatte a fianco dell'amministrazione. Un comitato eterogeneo per formazione come spiega Gianluca Maggione: “Il comitato nasce da realtà associative diverse, al nostro interno ci sono diversi saperi e questa è la nostra ricchezza perchè ognuno ha portato le proprie competenze e le ha messe a disposizione. Non è stata immediata l'adesione alla causa da parte dell'amministrazione pubblica, ma quando siamo riusciti a convincerli, si è creata una reale collaborazione tanto che l'ente pubblico ha messo a disposizione esperti che ora collaborano con i nostri. C'è bisogno di sapere, questa è una partita importante che si gioca non solo in casa nostra, sono diverse le regioni coinvolte, dalla Puglia all'Emilia, prosegue Maggione, per questo da tempo siamo entrati in contatto e collaboriamo con tutti i comitati che lottano per questa causa”. E a proposito dell’importanza della cittadinanza attiva, della democrazia partecipata come non citare, rimanendo in Puglia l’esempio eclatante dell’Ilva di Taranto che arriva all’attenzione della Commissione Europea grazie alla denuncia dei cittadini. L’iniziativa giudiziaria è stata poi una dei tanti effetti, insieme alla procedura di infrazione, prodotti dall’azione civica portata avanti dalla popolazione. Dall’Ilva alla xylella il passo è breve: a Taranto come nella provincia di Lecce si è trattato di impadronirsi della propria sovranità (quella popolare) per portare argomenti quali la tutela della salute, del paesaggio e del futuro stesso delle popolazioni tarantine e leccesi fino in Commissione europea. Una delle associazioni che dialoga con l’Ue e che ha dato una grande mano per entrambe le cause è Peacelink, che come Emergency, o come Greenpeace, sono in stretto contatto e lavorano in commissione Europea, questo si è reso possibile anche grazie al Trattato di Lisbona, come spiega Antonia Battaglia: “ I cittadini possono interloquire con le Istituzioni Europee, come spiega il trattato, qualora si rendessero conto che loro istanze non fossero prese in considerazione dalle Istituzioni nazionali. Quindi come per l'Ilva, abbiamo portato in commissione europea un dossier riguardante la Xylella perchè il livello di rapresentanza politica nazionale non è adatto a rappresentare i veri bisogni delle popolazioni del Salento”. Partecipazione attiva competente e collaborazione sono gli ingredienti principali della sussidiarietà. Sembra davvero che ora i cittadini non siano più disposti ad accettare passivamente le decisioni prese dall'alto, ma vogliono vivere, abitare il territorio non come passeggeri occasionali ma come ma come protagonisti. Avanti tutta Salento!



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