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Otto anni di Nuova Libertà

Data: 08/04/2015
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia

Il gruppo degli "Alcolisti Anonimi" di Lecce compie 8 anni, sono 80 invece gli anni di vita del movimento mondiale nato negli Stati Uniti

Si ritrovano due volte a settimana presso il centro "Le Sorgenti" della Comunità Emmanuel di Lecce. Per accedere non servono tessere o registri, serve piuttosto la volontà, quella di smettere di bere, di liberarsi di una vera e propria schiavitù quella dell'alcool. Il gruppo leccese "Nuova Libertà" compie 8 anni, nello stesso anno in cui il movimento mondiale degli alcolisti anonimi spegne 80 candeline: nato negli Stati Uniti nel 1935 grazie all'incontro di due alcolisti che scoprirono che stando insieme e condividendo la loro esperienza riuscivano a stare lontani dall'alcol. In Italia occorre aspettare fino al 1978 quando a Trieste apre il primo Cat - club alcolisti in trattamento - . Dal 1935 ad oggi Alcolisti Anonimi è diffusa in tutto il mondo con circa 100mila gruppi presenti in 170 paesi e con  oltre due milioni di alcolisti in recupero. Il gruppo leccese nasce 8 anni fa sui resti di una esperienza simile. Ogni anno si presentano al gruppo circa 30 persone ma a rimanere, ad insistere sono generalmente poche unità. Attualmente il gruppo è composto da 12 persone che negli incontri settimanali portano avanti il programma dei "12 passi", 12 principi universali validi per chiunque, qualunque sia la propria fede personale. Con il primo passo si ammette di essere impotenti di fronte all'alcool; il percorso procede con l'accettazione della dipendenza, della malattia rifiutata come tale e generalmente considerata un "vizio" di cui vergognarsi. L'accettazione della dipendenza è un passo fondamentale, significa fare comprendere alla persona che da questa "malattia" non si "guarisce" una volta per tutte. Il percorso prosegue con obiettivi a breve termine fino ad arrivare, passo dopo passo, all'ultimo quello della Nuova Libertà e della gioia di ricominciare a vivere lontani dall'alcool. Ogni soggetto è supportato dai compagni del gruppo, ciascuno con le proprie storie, testimonianze che divengo preziose per il raggiungimento della consapevolezza. L'eterogenità del gruppo in termini di tempo di separazione dall'alcool è importantissima, gli amici del gruppo già sobri offrono consigli preziosi al nuovo arrivato oltre che testimonianza concreta che ce la si può fare. Il percorso di liberazione dall'alcool è tutto in salita, sono allarmanti anche i dati che ci dicono dell'abbassamento dell'età d'ingresso all'alcolismo. I dati Istat ci dicono che il 75% degli italiani consuma alcool, che il primo bicchiere viene consumanto intorno agli 11-12 anni. Sempre secondo l'Istat i bevitori a rischio sono oltre 3milioni e un milione sono gli alcolisti. E la situazione è ancor più allarmante per i giovani, il 7% dei quali dichiara di ubriacarsi almeno tre volte alla settimana e risulta in costante crescita il numero degli adolescenti che consuma alcool fuori dai pasti. L'alcool, non lo possiamo negare, è socialmente accettato, a differenza di altre sostanze che causano dipendenza. Sappiamo anche che non si può demonizzare il consumo di un bicchiere di vino ma non si può nemmeno fare finta che non esista il problema. Per questo l'esperienza dei gruppi, la corretta informazione e formazione sul consumo di bevande alcoliche è fondamentale soprattutto per i giovani che devono sapere con chiarezza quali sono i rischi legati alle abitudini del bere e le possiibli conseguenze che ne derivano.  



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