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Solidarietà, un'utopia necessaria

Data: 09/02/2015
Categoria: Un libro a settimana

Il punto chiave della solidarietà è amare lo straniero non il prossimo. La solidarietà per vicinanza, per appartenenza sono facili

"E' nella parabola del buon Samaritano che il Cristo mostra il contenuto rivoluzionario del suo messaggio, bisogna amare lo straniero non il prossimo". Così Stefano Rodotà, in una intervista rilasciata al giornale  "Il Manifesto" in occasione di un dialogo sul suo libro "Solidarietà, un'utopia necessaria". propone la sua definizione di Solidarietà. Scardina barriere, demolisce la nuda logica del potere,costruisce legami. Il principio di solidarietà è l’antidoto a un realismo rassegnato che non lascia speranze, che non lascia diritti.

La solidarietà è una pretesa anacronistica, inconsapevole di una società divenuta liquida, perennemente segnata dal rischio, dilatata nel globale? I principi appartengono al tempo delle grandi ‘narrazioni’ cancellate dalla post-modernità? La solidarietà è un principio nominato in molte costituzioni, invocato come regola nei rapporti sociali, è al centro di un nuovo concetto di cittadinanza intesa come uguaglianza dei diritti che accompagnano la persona ovunque sia. Appartiene a una logica inclusiva, paritaria, irriducibile al profitto e permette la costruzione di legami sociali nella dimensione propria dell’universalismo. Di legami, si può aggiungere, fraterni, poiché la solidarietà si congiunge con la fraternità. Nei tempi difficili è la forza delle cose a farne avvertire il bisogno ineliminabile.Solo la presenza effettiva dei segni della solidarietà consente di continuare a definire ‘democratico’ un sistema politico. L’esperienza storica ci mostra che, se diventano difficili i tempi per la solidarietà, lo diventano pure per la democrazia.



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