Ambiente, veleni, tumori nel Salento

Data: 09/01/2015
Categoria: News CSV Salento

Agire in base del principio di sussidiarietà e con libertà è alla base dei Cantieri targati CSV Salento, per questo motivo la serata di Noha non poteva non iniziare senza pensare a quanto accaduto a Parigi. Luigi Russo, presidente del CSV Salento ha invitato i numerosissimi partecipanti ad alzarsi in piedi per alcuni secondi "La libertà è un diritto fondamentale, ha commentato Russo, un diritto che con i cantieri esercitiamo, per questo è importante, ora, che ci fermiamo tutti in un attimo di silenzio". Ambiente, veleni, tumori nel Salento è stato ancora una volta il tema principe del Cantiere di Noha che si è tenuto a partire dalle 19, al centro Polivalente cittadino ed è stato organizzato in collaborazione con I dialoghi di Noha, Spazi popolari, ACLI e patrocinato dal comune di Galatina. La particolareggiata relazione di Russo ha messo in ancora evidenza la situazione salentina su tumori e ambiente, sottolienando quanto tutto questo riguarda ciascun cittadino, ciascuna famiglia perchè, precisa Russo, "Ormai possiamo dire che in ogni famiglia ci sono casi di tumore, quindi questo è un problema che ci coinvolge tutti, nessuno può più dire che non lo riguarda". Tutto il Salento è colpito da una situazione sanitaria e ambientale a dir poco preoccupante, anche il territorio di Galatina non ne è esente: "In questa zona, prosegue Russo, c'è un carico ambientale elevatissimo, pensiamo a Colacem, ai mega impianti fotovoltaici, al consumo del territorio che  sono strettamente collegate con un uso dissennato, soprattutto da parte degli imrenditori, del bene comune ambiente. E' ormai evidente, prosegue Russo, lo sgretolamento del comitato d'affari che ha retto fino ad oggi le politiche del Salento, che ha escluso una reale partecipazione dei cittadini, e che ora sta cadendo a pezzi sotto gli attacchi della Corte dei Conti e delle Procure . Su questa zona è necessario un impegno totale ad avere la massima attenzione sul tema ambientale". Attenzione che è richiesta a tutti, Istituzioni e cittadini perchè ciacuno per le proprie compentenze può agire per la corretta risoluzione dei problemi e avviare le basi di un cambiamento di stile di vita che risulta ora più che mai necessario. Cambiamento che Ivano Gioffreda dell'associazione Spazi Popolari, vive sulla sua pelle da anni ormai: "Anche io che mi occupo di agricoltura da sempre ho fatto uso di fitofarmaci, provengo quindi dall'agricoltura convenzionale, ho deciso di dire basta perchè voglio dare un futuro e una vita dignitosa alle mie figlie. La nostra terra è morta e fino a quando non ce renderemo conto non ci sarà più futuro, la terra è nostra madre, se non la rispettiamo è inutile parlare".