Giornata mondiale dell'Alimentazione
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Si spreca meno cibo e si è più sensibili verso chi non ne ha ma nelle scuole c'è ancora tanto da fare

Si celebra il 16 ottobre la giornata mondiale dell'alimentazione e insieme ad essa la campagna Operazione Fame di ActionAid. Con l'occasione escono i dati della ricerca che Ipsos ha realizzato per l'organizzazione internazionale impegnata nella lotta alle cause della fame nel mondo, della povertà ed esclusione sociale, su un campione di 1001 persone raggiunte attraverso un'intervista. Secondo l'indagine i consumatori stanno modificando la sensiiblità anche a causa della crisi economica. Il 51% degli intervistati sostiene di avere modificato i comportamenti alimentari anche se il 56% dichiara di comprare ancora più del necessario ma di mirare le prorie scelte verso la tutela della salute (73%), dell'ambiente (14%) e con l'attenzione alle ricadute che esse possono causare al resto del mondo (29%). Sono sempre di più gli italiani che si orientano verso i prodotti a km zero e che si riforniscono da piccoli produttori locali. I più sensibili gli over 50 (55-65) che dimostrano maggiore attenzione verso lo spreco alimentare. Ma se tutto sommato la sensibilità aumenta ancora tanto c'è da fare nel settore scuola. I genitori "sentinelle" interpellati danno un voto appena sufficiente alla capacità delle mense dei loro figli di ridurre gli sprechi. Ma quanto conoscono effettivamente ciò che i loro figli consumano? Se la stragrande maggioranza dei genitori (89%) dichiara che i propri figli consumano frutta e verdura di stagione, la percentuale cala quando si parla di qualità del cibo, solo il 38% per esempio è in grado di dire se i cibi sono biologici, per non parlare della scarsissima partecipazione (e conoscenza) nelle commissioni mensa delle scuole: quasi la metà degli intervistati non ne conosce le attività e solo il 3% del campione è attivo nelle commissioni. Ma è dai bambini che può avvenire il vero cambiamento per questo occorre puntare sulla formazione e sensibilizzazione dei piccoli, degli insegnanti e del personale non docente, con lo scopo di adottare comporamenti virtuosi, promuovendo la lotta agli sprechi nella direzine di stili di vita virtuosi.
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