Piano di azione e coesione, ecco il secondo riparto
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A Puglia, Campania, Calabria e Sicilia quasi 400 milioni per estendere e consolidare l'offerta di servizi all'infanzia e agli anziani non autosufficienti. On line i criteri e i primi indirizzi per accedere ai finanziamenti. Presto disponibili le linee guida e i formulari

Mentre ancora si fatica e non poco a rendere operativo il primo riparto, sono stati pubblicati lo scorso 9 ottobre sul sito del Ministero dell’Interno gli indirizzi operativi e i prospetti del secondo riparto delle risorse del Piano nazionale di Azione e Coesione dei Servizi di Cura (in sigla Pac) assegnate agli Ambiti territoriali delle regioni Puglia, Campania, Calabria, Sicilia. Dopo i 250 milioni già assegnati con il primo riparto, con il secondo riparto delle risorse del Pac, dopo la firma del decreto di adozione da parte dell'Autorità di gestione, sono stati destinati, sempre agli Ambiti aderenti ai distretti socio-sanitari delle 4 regioni Obiettivo convergenza 2007-2013, altri 393 milioni: 238 milioni per l’infanzia (servizi per bambini fino a 3 anni) e 155 milioni per gli anziani non autosufficienti (over 65).
Nel secondo riparto per i servizi all’infanzia i 238 milioni di euro risultano così ripartiti: alla Calabria vanno 34.010.200 euro, alla Campania 70.376.600 euro, alla Puglia 57.453.200, alla Sicilia 76.160.000 euro. Per i servizi alle persone anziane i 155 milioni di euro risultano ripartiti nelle quattro regioni: alla Calabria 22.149.500 euro, alla Campania 45.833.500 euro, alla Puglia 37.417.000 euro, alla Sicilia 49.600.000 euro.
I documenti definiscono gli orientamenti strategici e operativi, precisano la tempistica di progettazione e relativa attuazione, indicando le condizioni che gli Ambiti devono rispettare per accedere ai fondi e i requisiti e le relative procedure del circuito finanziario, per l’acquisizione e rendicontazione delle risorse e per il monitoraggio dei progetti.
Vengono confermati sostanzialmente gli stessi obiettivi individuati nel primo riparto alle Regioni: per quanto riguarda i servizi all'infanzia, l’ampliamento e consolidamento dell’offerta complessiva e il loro riequilibrio territoriale (avvio dei servizi nelle aree dove sono molto deboli o inesistenti); per gli anziani, l’ampliamento dell’offerta complessiva dei servizi domiciliari o la loro attivazione nelle aree dove sono molto deboli o inesistenti.
Per la presentazione dei piani di intervento, saranno presto predisposti le linee guida e i formulari. Dal momento della pubblicazione dei due strumenti di programmazione, gli Ambiti territoriali disporranno di novanta giorni per la formulazione dei Piani di intervento locali.
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