Cerca nel sito:  

Depuratore di Leuca: nasce l'unità di crisi

Data: 17/12/2007
Categoria: Altre News
dopo gli allarmi lanciati nell“ultimo mese dalle associazioni ambientaliste e culturali (Sos Costa Salento, Coppula Tisa, Legambiente, Pro Loco, Associazione Culturale 2000, Associazione Turismo e innovazione), e “Paese Nostro”.
Il 13 dicembre la sala del Consiglio comunale era piena. I cittadini di Castrignano del Capo, Leuca, Gagliano del Capo e Patù sono accorsi per capire qual è veramente la situazione del depuratore di Leuca. I sindaci di Castrignano, Gagliano, Patù, (rispettivamente Ferraro, Buccarello, Galante) e i loro assessori e tecnici hanno dovuto ammettere che la situazione è gravissima. All“accusa di Giuseppe Negro di Legambiente che "le acque non vengono depurate e riversate direttamente nel Canale", confermata dall“ing. Pierluigi Ferraro, non hanno potuto opporre argomentazioni. Anche perchè una relazione della ASL molto puntuale a questo proposito era già stata consegnata ai sindaci e alla Procura. In molti momenti si è sfiorata la "rissa". Ma alla fine c'è stato accordo totale su una piattaforma concreta proposta da SOS Costa Salento e Coppula Tisa: "Siccome la situazione è di una gravità elevata - ha detto Luigi Russo di SOS Costa Salento - e siccome la via delle lettere elegnati e formali non ha prodotto alcun effetto perchè l'Acquedotto Pugliese che gestisce il depuratore ha risposto sempre che tutto va bene, occorre adesso passare alle vie di fatto: 1) istituire una unità di crisi composta dai sindaci dei tre comuni e dai loro tecnici; 2) esaminare la situazione dal punto di vista tecnico e legale senza oscurare alcun aspetto e prospettando un percorso preciso; 3) incontrare i soggetti interessati: Regione, Acquedotto Pugliese, ASL, ARPA per avviare una soluzione concreta prima della prossima stagione estiva; 4) mettere in atto anche una azione penale alla ricerca delle responsabilità, qualora ce ne fossero". 1) istituire una unità di crisi composta dai sindaci dei tre comuni e dai loro tecnici; 2) esaminare la situazione dal punto di vista tecnico e legale senza oscurare alcun aspetto e prospettando un percorso preciso; 3) incontrare i soggetti interessati: Regione, Acquedotto Pugliese, ASL, ARPA per avviare una soluzione concreta prima della prossima stagione estiva; 4) mettere in atto anche una azione penale alla ricerca delle responsabilità, qualora ce ne fossero". Sull'argomento leggi anche la news indicata nel link "Scoppia l'emergenza depuratori nel Salento. È il turno di Corsano?"


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.