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Imprese di comunità, una nuova idea di sviluppo locale

Data: 10/09/2014
Categoria: Altre News

Nella regione ci sono già dieci imprese avviate con un'idea di sviluppo locale socialmente innovativa, sostenibile, eticamente corretta e responsabile e che crea opportunità lavorative. Il caso di Melpignano, primo paese in Italia ad aver inaugurato le cooperative di comunità

Un focus sulle imprese di comunità come punto di riferimento su base locale per l'applicazione di politiche di sviluppo mirate. È da qui che ha preso le mosse lo scorso 9 settembre il Micro-Lab 13.2 Dino Lovecchio a Conversano (BA), promosso dalla Camera di commercio di Bari e dalla sua Azienda speciale Ifoc, in collaborazione con il Centro studi Erasmo onlus e con l'associazione Dino Lovecchio di Conversano.

Lo scenario nazionale e regionale introduce il proficuo dibattito della mattinata. È Luca Tricarico, sociologo e ricercatore, ad aprire il confronto sui tre nodi tematici delle imprese di comunità: i nuovi modelli di sviluppo, la rigenerazione urbana, l'innovazione sociale come risposta alla crisi del welfare. La regione Puglia è la prima regione in Italia ad avere una legge regionale sulle imprese di comunità che è in attesa dei regolamenti attuativi, mentre manca ancora la norma nazionale. In Puglia attualmente si contano già dieci imprese di comunità. È il Salento ad annoverare il maggior numero, sei, ed è Melpignano, ad aver inaugurato le imprese di comunità non solo in Puglia, ma apri pista in tutta Italia per le cooperative di comunità.

L'impresa nata a Melpignano, la Comunità cooperativa Melpignano, ha installato i pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni di tutto il paese, raggiungendo l'obiettivo di una produzione totalmente autonoma di energia elettrica. La cooperativa di comunità nasce anche per un altro bisogno, quello del lavoro. Sono stati i cittadini di Melpignano ad acquistare ad un tasso agevolato, grazie al sostegno di Legacoop e Banca Etica, e poi installare i pannelli sui tetti, gli stessi cittadini che oggi beneficiano dei risultati di un modello di sviluppo del tutto innovativo, sostenibile ed eticamente corretto, non corrispondendo più alcun onere per la fruizione dell'energia elettrica e azzerando di fatto la bolletta.

L'impresa di comunità di Melpignano ha ideato e realizzato anche la creazione di una casa dell'acqua, con erogatori di acqua che consentono, attraverso un sistema di depurazione, la fruizione dell'acqua per i cittadini a 5 centesimi al litro. I proventi di questa iniziativa stanno finanziando iniziative di welfare innovativo e sperimentale per i bambini del piccolo centro leccese, secondo una logica di redistribuzione sociale. Nel frattempo, la comunità cooperativa di Melpignano ha creato 21 case dell'acqua nel Salento: con un investimento di poco più 252 mila euro in quasi due anni sono stati erogati 3 milioni 721 mila litri di acqua, risparmiando oltre un milione di bottiglie di plastica e dando lavoro, tra fabbri, ingegneri e operai vari, a più di 20 famiglie. In Puglia nel frattempo sta partendo anche la prima esperienza di Fondazione di comunità a Lecce, sul solco di quella di Messina.



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